Cesano – L’amministrazione comunale di Cesano Maderno è attaccata a un filo. É battaglia nei banchi della maggioranza tra il sindaco Marina Romanò, Lega Nord, e l’altra metà del governo cittadino, il Pdl. A scatenare il tutto è stato un consiglio comunale disertato, seguito dal “licenziamento” di quattro assessori e l’epilogo potrebbe essere una mozione di sfiducia per il primo cittadino, forse in discussione già lunedì 10 maggio. A meno di un anno dall’insediamento l’amministrazione di centrodestra, alla guida di Cesano dopo vent’anni di governo di centrosinistra in una staffetta tra Gigi Ponti (consigliere provinciale Pd) e Paolo Vaghi (consigliere comunale d’opposizione), sarebbe già pronta a fare le valigie.

I dissapori all’interno della giunta c’erano stati sin dal primo consiglio comunale datato l’estate scorsa, quando durante una presentazione in pompa magna nella bellissima piazza Esedra, Romanò aveva ufficializzato gli assessori, ma senza aver distribuito le deleghe. Non era andata meglio nel primo consiglio “operativo”, quando durante la discussione delle linee guida, tre consiglieri del Pdl non si erano presentati. Col passare dei mesi la situazione si era assestata, sino alla fine dello scorso anno quando si sono ventilati i primi “defenestramenti”. Ed ecco il colpo di scena di giovedì 29 aprile durante il consiglio comunale del consuntivo: i dodici consiglieri del Popolo della libertà (presidente del consiglio comunale compreso, ma assente giustificato) e i sette assessori dello stesso schieramento disertano la seduta. L’ira di Marina Romanò non si fa attendere e a meno di dodici ore dalla discussione in aula allontana dalla giunta per “mancanza di fiducia” i piediellini assessore alla Cultura Giovanni Spagnuolo, assessore alle Politiche giovanili Ivan Romanò e poi gli assessori al Commercio Michele Santoro e all’Ecologia Giuseppe Mazzacuva. Oggi, mercoledì 5 maggio, il Popolo delle libertà Cesano avrà una riunione per prendere una «drastica decisione», come scritto in un comunicato.

Cri.Marz.