Cda del Parco delle GroaneNomina: richiesta di sospensiva

Stamattina, nell'aula consigliare milanese, il comune ha avvallato il ritiro della richiesta di sospensiva della delibera di nomina del Cda, presentata contestualmente al ricorso
Cda del Parco delle GroaneNomina: richiesta di sospensiva

Solaro – Il caos politico dopo l’esito delle recenti elezioni amministrative che ha travolto l’Italia intera si è abbattuto anche sul ricorso al Tar promosso dai sindaci del centrosinistra contro la nomina di un nuovo consiglio d’amministrazione del Parco delle Groane. Stamattina, nell’aula milanese, infatti, il comune di Milano, ora governato da Giuliano Pisapia, ha avvallato il ritiro della richiesta di sospensiva della delibera di nomina del Cda, presentata contestualmente al ricorso. Il motivo è semplicissimo: se la sospensiva fosse stata concessa gli avvocati del comune milanese avrebbero dovuto difendere la posizione di un centrodestra non più al governo. I primi cittadini di Solaro, Barlassina e Cesate l’avevano detto: “Non possiamo cambiare il cda del Consorzio ogni qual volta le votazioni propongono nuovi equilibri politici”.

La battaglia era naturalmente riferita alla nomina di un consiglio d’amministrazione mono direzione, tutti esponenti di Pdl e Lega Nord, con tanto di presidente proveniente da Milano, l’ex consigliere comunale Alessandro Fede Pellone. L’accusa era forte e diretta: “Il comune di Milano si era arrogato il diritto di avere nel ruolo del presidente un proprio uomo ed in più il centrodestra si era preso tutti i consiglieri”, spiega il sindaco di Solaro Renzo Moretti. “E il diritto se l’erano arrogato sbandierando il possesso del 96% delle quote millesimali del parco in base al colore delle loro amministrazioni, senza considerare che loro governanti di destra dovrebbero, e il condizionale è d’obbligo, rappresentare tutti i cittadini.

Ora che Milano e Limbiate sono passati al centrosinistra le quote sono: 45,2% per noi, 54% per il centrodestra e l’1,8 riservato al commissario di Senago. Il comune di Milano socio di riferimento chiederà dunque una revisione della situazione e l’assemblea del Parco dovrà tenere conto delle rimostranze. Noi sindaci del centrosinistra pensiamo sia necessario riaprire il tavolo delle contrattazioni politiche per riportare ad un livello accettabile gli equilibri politici. Sarebbe meglio se il direttivo delle Groane si dimettesse sin d’oggi, dando la possibilità al Consorzio di lavorare serenamente senza attendere il pronunciamento del Tar”.
Diego Marturano