Cava ‘ndrangheta è cancerogenaDesio: 2 milioni per la bonifica

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Desio – Non basterà un milione di euro per pagare la bonifica della cava di via Molinara. Lo sostiene Giuseppe Farina, ingegnere consulente incaricato dal comune per valutare i danni subiti dall’amministrazione comunale in seguito alla scoperta del traffico illecito di rifiuti, controllato dalla criminalità organizzata. L’operazione della polizia provinciale che ha portato all’arresto di 8 persone è del settembre 2008.

La nomina del tecnico è stata effettuata poche settimane fa, con una delibera di giunta. Le analisi non sono ancora state fatte. Ma l’esperto, che con la sua azienda “Farina Guido srl” si occupa anche di bonifiche ambientali, ha già un’idea della situazione.

L’ingegnere conosce il caso, perchè ha già fornito la sua consulenza al proprietario del terreno che confina proprio con la cava di via Molinara. In quel caso, i danni subiti sono stati quantificati in circa 100 mila euro. “Per quanto riguarda il comune, credo che la cifra sia da moltiplicare almeno per 20”.

I lavori di consulenza inizieranno presto. “Bisogna fare in fretta, perchè più si aspetta più la situazione peggiora”. Da chiarire, innanzitutto, la natura del materiale nascosto sottoterra. “Oltre ai rifiuti generici e al materiale inerte, ci sarebbero rifiuti pericolosi, soprattutto cromo. E poi piombo e metalli. Tutte sostanze cancerogene”.

Per questo, secondo Farina, è importante individuare dove si nasconde il materiale, per poi valutare che tipo di intervento fare, se una bonifica integrale oppure una rimozione specifica, solo sulla parte di terreno contaminato, da concordare con l’Arpa.

Per il momento, sembrano escluse comunque infiltrazioni nella falda acquifera: “La falda è molto più profonda rispetto agli scavi. Ci vorranno circa 15 anni prima che le sostanze inquinanti penetrino nell’ acquedotto”. Niente però è da sottovalutare: “La situazione non va presa sottogamba”. Il tecnico fa una prima valutazione sui costi della bonifica totale: “Un milione di euro non basterà, servirà molto di più”.

Al momento non è stato ancora deciso chi dovrà pagare. I responsabili del disastro? Il proprietario del terreno? L’amministrazione stava valutando anche l’ipotesi di accollarsi le spese, in cambio dell’acquisizione dell’area. Tutti interrogativi ancora da risolvere. Nei prossimi giorni inizierà il lavoro del consulente, che starà attento alle spese. Anche le analisi, infatti, hanno un costo: “Per gli esami ci vogliono circa 40 mila euro”.

Prima di intervenire, però, l’ingegnere vuole studiare la situazione: la polizia provinciale aveva avviato delle analisi, che poi si sono arenate per mancanza di fondi. “Bisogna consultare i risultati di queste prime analisi, depositati in Procura. Poi si deciderà come procedere”. Tra le priorità, quella di individuare le carcasse d’auto che secondo le indagini sono state seppellite nella cava.
P.F.