Caso Meda calcio, parla la società:«Trasparenza e voglia di rilancio»

Meda – Sulla vicenda dei rimborsi spesa della passata stagione ancora mancanti a diversi allenatori del settore giovanile del Città di Meda, è intervenuto il nuovo presidente della società bianconera Sergio Padovano. Un intervento, il suo, articolato in quattro punti. Capitolo saldo mensilità.

Gli stipendi – «Quando abbiamo siglato l’accordo per l’acquisizione della Asd Meda – ha dichiarato Padovano – eravamo a conoscenza che c’erano tre mensilità arretrate del settore giovanile che la vecchia società non aveva pagato. L’accordo stipulato è stato il seguente: la nuova società di queste tre mensilità si faceva carico di una sola. Con le persone che sono rimaste nel nostro staff tecnico, abbiamo preso accordi diversi con ogni singola persona, di pagare questa mensilità. Sia chiaro che si tratta di accordi siglati e controfirmati con le dovute garanzie. Con quelli che non collaborano più con noi, invece, sono stati fatti degli accordi precisi e a loro saranno lasciati in mano dei titoli a garanzia del pagamento. Riceveranno una sola mensilità entro il 30 di ottobre». Per quanto riguarda le restanti due mensilità, gli ex allenatori bianconeri dovranno rivolgersi alla vecchia proprietà guidata da Franco Gattoni. «Sono loro che hanno preso precisi impegni economici con quelle persone, quindi sono loro che devono rispondere dei rimborsi spesa mancanti non noi che, ripeto, nell’accordo stipulato ci siamo volontariamente fatti carico di saldare una mensilità».

Gli sponsor – Capitolo sponsor. «Per colpa di questa situazione che ci vede estranei, tre sponsor si sono tirati indietro perché ci hanno paragonato a persone poco serie che non vogliono mantenere gli impegni presi».

Gli obiettivi – Capitolo obiettivi societari. «Noi siamo venuti qui a Meda per realizzare progetti serissimi. Vogliamo portare avanti questa struttura e il calcio a Meda. Ci stiamo muovendo anche a livello di immagine nazionale: il 24 ottobre, ad esempio, ci sarà una partita di beneficenza tra gli amici di Meda e il team di Colorado Cafè e sarà coinvolta anche la casa di riposo “Giuseppe Besana” di Meda. Tutto per rilanciare l’immagine di questa società».

Gli avvocati
– Capitolo legale. «Da settimana prossima, molti personaggi della vecchia proprietà riceveranno querele, denunce e lettere legali. Questo lo facciamo per dissociarci totalmente dalla loro gestione. Noi stiamo rispettano gli accordi, mentre loro non solo non li stanno rispettando ma, anzi, ci stanno creando un mucchio di problemi. Un esempio? Diversi giocatori sono stati venduti all’insaputa della società con soldi che in cassa non ci sono mai stati».
Dino Guerrini