Case Aler di via FiumeViaggio nell’abbandono

Case Aler di via FiumeViaggio nell’abbandono

Monza – Case Aler di via Fiume, il degrado abita ai civici 11 e 14. Mentre la società che gestisce i due condomini, che contano una novantina di inquilini, «minaccia» di adeguare gli affitti applicando la legge regionale 27 del 2007 (una botta, per famiglie per lo più a reddito basso, con canoni d’affitto che subirebbero aumenti tra il 40 e il 270%), i residenti alzano le barricate.

Dopo la rivolta sulle mega-bollette arrivate a febbraio col primo mese del teleriscaldamento, che minacciava di salassarli (e che poi sono state «cancellate» per tutto il 2009, dopo la denuncia portata in Consiglio comunale dalla Lista Faglia, e l’intervento dell’assessore alle Aziende partecipate Cesare Boneschi presso Agam), nel mirino degli inquilini è finito lo stato di degrado in cui versano i due palazzoni costruiti all’inizio degli anni ’70. Una situazione a volte paradossale, hanno spiegato, come quella relativa ai contattori elettrici. E’ stato infatti installato un nuovo apparecchio, ma fili e collegamenti risultano privi delle coperture di sicurezza a norma di legge.

Ma l’elenco delle doglianze è lungo, e va dall’ascensore vecchio e malfunzionante (stiamo parlando del civico 11) ai box, in pessime condizioni, con infiltrazioni d’acqua – col maltempo piove dentro -, macchie di umidità e muri scrostati. Molti lavori di manutenzione «minori» sono stati effettuati dagli inquilini stessi, dalla cura del verde, delle siepi, lo sfalcio dei prati, agli stessi vialetti d’accesso, con l’asfaltatura rappezzata grazie al «fai da te». Interventi che i residenti dicono non essere mai stati risarciti da Aler, che anzi sarebbe intenzionata (temono) a «tosarli» ulteriormente.

Giuseppe Chiorazzi, capogruppo del Prc, dopo un sopraluogo alle case di via Fiume, ha chiesto due cose. Da un lato un intervento volto, se non a bloccare, quanto meno a calmierare l’aumento degli affitti, finora calcolati sul solo reddito. «Affitti che hanno già subito un primo aumento in quanto è cambiato il metodo di conteggio: ora vengono calcolati metà sulla base del reddito e metà sulla base della metratura della casa – spiega -. Quando Monza diventerà provincia ci sarà un ulteriore aumento del 20%, almeno così è stato annunciato agli inquilini. Secondo, chiedo che venga istituito un fondo di solidarietà a cui le fasce più deboli della popolazione possano accedere per far fronte al caro vita e alla crisi economica».
G. Da Frè