Monza– La prima stangata per l’economia segue i tralicci dell’energia elettrica. In virtù del passaggio dalle province allo Stato e, soprattutto, dell’aumento che ha raggiunto i 12,1 euro in più per chilowattora di consumo, le imprese lombarde dovranno pagare a Roma un caro bolletta di 17,4 milioni di euro nel corso del 2012. Secondo uno studio, la “quota parte” delle imprese monzesi è pari a 685.870,38 euro.
Sarà la provincia di Brescia a versare la maggiore accisa allo Stato con un aumento di 6,5 milioni seguita da Milano (3,4) e Varese (3). Soldi che, evidentemente, finiranno nelle casse dello Stato e non più in quelle delle province. Le imprese lombarde, quindi, potrebbero versare con la bolletta dell’energia elettrica qualcosa come 173,1 milioni. Nel 2010 in Lombardia sono stati consumati 8,5 milioni di chilowattora (1,1 solo a Monza) in luoghi diversi dalle abitazioni.
Caro bolletta, altri 685mila eurodelle imprese monzesi allo Stato
Nel corso del 2012 le imprese lombarde dovranno versare oltre 17,4milioni in virtù dell'aumento deciso dal governo. L'addizionale, passando da provinciale a statale, dall'1 gennaio 2012 è salita a 0,0121 euro, 12,1 euro in più per mille chilowattora di consumo
