Carate, muore sulla ”Regina”Oggi i funerali di Enrico Nobili

Carate, muore sulla ”Regina”Oggi i funerali di Enrico Nobili

Carate – Si svolgono questo pomeriggio, lunedì, a Civenna, in provincia di Como, i funeral di Enrico Nobili, morto sul colpo mercoledì mattina dopo che con il suo scooter Honda aveva tentato di evitare l’impatto con una vettura della polizia cantonale svizzera impegnata in un’inversione sulla Regina, la strada che segue la riva occidentale del lago di Como. Cinquantatrè anni, nato a Muggiò ma cresciuto e residente a Carate fino a 11 anni fa, dal 1999 Nobili abitava ad Anzano del Parco. Lascia la moglie e due figli gemelli di 21 anni. In Brianza era molto conosciuto come tennista: aveva a lungo militato tra le fila del Tennis Club “Nastro Verde” di Giussano. A Carate vive ancora la sorella Luisa, veterinaria come il padre Gianfranco: il fratello maggiore Giovanni è invece morto quattro anni fa, in circostanze altrettanto tragiche. E’ stato investito da un’automobile.
L’incidente
– Enrico Nobili ha trovato la morte sull’asfalto della statale comasca, nel tratto che attraversa Brienno. Inutili i soccorsi. Il personale medico e i sanitari intervenuti sul posto del terribile incidente non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti gli agenti della Polizia stradale di Como e gli agenti della Polizia locale dell’Unione Lario di ponente. Lo scooter Honda dell’autotrasportatore caratese e la Seat Toledo della polizia cantonale svizzera, viaggiavano entrambe in direzione Como. Al volante della vettura, un’auto civetta, c’era un poliziotto ticinese di 29 anni. Con lui, tre ispettori elvetici e un magistrato, in Italia per le indagini legate all’efferato delitto di Beatrice Sulmoni, la mamma ticinese di 36 anni ritrovata cadavere nelle acque del lago di fronte a Laglio a inizio aprile. L’auto si era appena immessa sulla statale dopo essere scesa dalla strada sopraelevata, mentre la moto, che la seguiva, usciva dalla galleria. Secondo i rilievi, l’automobilista ha iniziato la manovra di inversione – non permessa in quel punto della via Regina – proprio nel momento in cui sopraggiungeva lo scooter di Enrico Nobili. Il centauro ha tentato di evitare l’impatto, spingendosi a sinistra. È andato così a scontrarsi con il cofano della vettura. Giovedì il pubblico ministero Massimo Astori ha disposto il sequestro dell’auto della Polizia cantonale e ha iscritto nel registro degli indagati l’agente elvetico che era alla guida.
Caso diplomatico – L’incidente mortale costato la vita al brianzolo rischia, intanto, di trasformarsi in un caso diplomatico. In Procura a Como nessuno era stato avvertito della missione in riva al lago dei tre ispettori elvetici e, soprattutto, del procuratore pubblico di Lugano Rosa Item. La Procura di Lugano, dal canto suo, getta acqua sul fuoco, spiegando che le autorità italiane erano state informate e avevano anche messo a disposizione una pattuglia e che la missione degli inquirenti ticinesi era un semplice sopralluogo del delitto Sulmoni.
Alessandra Botto Rossa