Carate Brianza, tagli agli asili paritari «Inaccettabili, svolgiamo un servizio»

l Comune, retto dall’amministrazione di centrosinistra di Francesco Paoletti, ha cambiato sistema di finanziamento alle scuole materne paritarie (tre su cinque a Carate) . E per le tre paritarie, Santa Maria, Agliate e Costa Lambro significa meno soldi. Sale la protesta.
Carate - L’assemblea coi genitori all’asilo Santa Maria (Foto Botto Rossa)
Carate – L’assemblea coi genitori all’asilo Santa Maria (Foto Botto Rossa)

Il Comune, retto dall’amministrazione di centrosinistra di Francesco Paoletti, ha cambiato sistema di finanziamento alle scuole materne paritarie (tre su cinque a Carate) . E per le tre paritarie, Santa Maria, Agliate e Costa Lambro significa meno soldi. Sale la protesta.

Preoccupati, i i genitori e i soci della scuola dell’infanzia Santa Maria: giovedì sera si sono radunati in tanti nel salone della paritaria di via Sant’Ambrogio per conoscere dal consiglio di amministrazione perché ad oggi non si siano ancora determinati la retta e i progetti per il prossimo anno scolastico. Motivo semplice: non ancora rinnovata la convenzione col Comune.

Ma i chiari di luna non sono belli: Durante l’incontro del 19 giugno l’amministrazione comunale ha ipotizzato un taglio del 25 % di quanto erogato fino ad ora. Tradotto per le materne: taglio del personale e aumento delle rette..

La nuova modalità di erogazione del contributo introdotta dall’esecutivo di centrosinistra (a bambino residente, e non più a sezione) porterà al Santa Maria 176.700 euro rispetto ai 234mila dell’anno scorso (per i 130 residenti dei 148 iscritti nelle sei sezioni, dove i posti disponibili sono ancora 20).«Quando – ha spiegato Dionisia Bertacco, presidente dell’asilo Santa Maria – abbiamo visto che avremmo potuto contare su 20 rette in meno, e quindi 30mila euro in meno, abbiamo preventivato che purtroppo avremmo dovuto aumentare le rette di 10 euro. Avremmo poi limato qua e là, ma a quindici giorni dalla scadenza della convenzione, il Comune ci ha informato che intende toglierci 58mila euro».

Sotto accusa non solo l’entità del mancato trasferimento ma anche il metodo usato dal sindaco e dall’assessore all’Istruzione Isa Vergani:«La cosa che più ci preoccupa è che non se ne è mai parlato in comune», ha spiegato Bertacco trovando conferma nei consiglieri di minoranza Ian Farina, Italo Corbetta e Massimo Roncalli. «Il Comune – ha aggiunto – versa 1.360 euro per ognuno dei nostri bambini ma per i 223 delle sue due scuole dell’infanzia si è accollato 2.475 euro quest’anno. Il prossimo anno gli iscritti alle comunali saranno 226, di cui 18 non residenti, tanti quanti i nostri: il costo a carico del bilancio comunale per i non residenti sarà di 49.426 euro. Da che pulpito arriva un così importante taglio di risorse, viene da dire», ha sottolineato Bertacco.

«Se fossimo costretti – la provocazione della presidente – a consegnare la scuola all’amministrazione comunale, i nostri bambini costerebbero ai caratesi più del doppio di quanto la comunità spende per contribuire alle paritarie». «Il Comune ha strutture e personale per assorbire i nostri bambini? No. Ecco la nostra funzione sociale», ha aggiunto il figlio Paolo, già assessore ai Lavori pubblici, dal pubblico.