Cappellano arrestato, le reazioniLa Curia di Milano: «Sconcerto»

Sconcerto e indignazione. Il giorno dopo l'arresto di don Alberto Barin, fioccano le prese di posizione sul sacerdote arrestato dalla polizia per aver chiesto prestazioni sessuali in cambio di favori a sei detenuti del carcere di San Vittore, di cui era cappellano da una quindicina d'anni.
Don Barin, domiciliari in conventoma divieto di contatti con l’esterno

Desio – Sconcerto e indignazione. Il giorno dopo l’arresto di don Alberto Barin, fioccano le prese di posizione sul sacerdote arrestato dalla polizia per aver chiesto prestazioni sessuali in cambio di favori a sei detenuti del carcere di San Vittore, di cui era cappellano da una quindicina d’anni. «La Curia di Milano – si legge sul sito internet della diocesi milanese – esprime il proprio sconcerto e il dolore per l’arresto di don Alberto Barin e per i fatti che al cappellano della casa circondariale di San Vittore sono contestati. Fin da ora manifesta la massima fiducia nel lavoro degli inquirenti e la disponibilità alla collaborazione per le indagini».

‘Credo che l’episodio se provato sarebbe di inaudita gravità: si tratterebbe di un abuso già grave di per se’ che verrebbe a cadere oltretutto su persone in stato di soggezione fisica e psichica. Sarebbe un abuso doppiamente grave”. Cosi’ il guardasigilli Paola Severino a Prima di Tutto, su Rai Radio 1, commenta la vicenda del cappellano di San Vittore in manette perche’ sospettato di abusi sui carcerati. La Severino aggiunge: ”Quel che mi posso augurare e’ che sia un caso isolato, confido che la magistratura sappia trovare le prove e giudicare in maniera severa, decisa, puntuale e possibilmente celere. E’ un episodio che getta ombre che sarebbe peraltro ingiusto estendere oltre il singolo episodio”.