Desio – Non sarà l’Oaka Arena di Atene. Non sarà nemmeno la Pionir Hall di Belgrado. Ma il PalaDesio, casa della Bennet Cantù per la stagione 2011/2012 di Eurolega, ha saputo farsi rispettare in tutto il primo girone di qualificazione ed ha ricordato per lunghi tratti quella fortezza quasi inespugnabile chiamata Pianella.
La formazione guidata da coach Trinchieri è rimasta imbattuta tra le mura amiche, almeno finché richiesto dalla lotta per la qualificazione, supportata dal sempre caldo pubblico di fede canturina, capeggiato dagli ultrà della curva Eagles. L’ultima gara di questo fortunato 2011 vedeva opposti i biancoblu ai turchi del Fenerbache Ulker. Già sicuri del passaggio del turno, i canturini giocano con scioltezza i primi primi minuti: parziale iniziale di 5-0 inaugurato dalla bomba di Markoishvili.
Naturalmente il Fenerbache, formazione decisamente motivata dalla prospettiva di giocare la final four ad Istambul, con lo scorrere dei secondi entra in partita. Controparziale di 11-2 propiziato dalla precisione in lunetta degli ospiti e solamente rallentato dai liberi Cinciarini. Almeno fino al momento in cui Leunen non decide di prendersi il primo tiro della serata, una bomba, e riportare i suoi a contatto. Canturini e turchi si rispondono colpo su colpo, soprattutto sotto le plance con Marconato e Savas, per tutta la prima frazione che si chiude con i ragazzi di Istambul davanti solo di un punto 16-17. Il duello fra i due centri continua ad essere leit motiv del match anche ad inizio secondo quarto.
Savas fa pesare i propri 213 centimetri soprattutto a rimbalzo d’attacco, mentre l’italiano già medaglia olimpica dimostra maggior precisione al tiro. A quattro minuti dalla fine si iscrive alla gara anche capitan Mazzarino con tripla su rimbalzo d’attacco di Micov. Sempre a contatto, tra sorpassi e controsorpassi, falli e controfalli, le squadre approcciano la fine del primo tempo senza che nessuna delle due riesca a mettere in piedi un deciso progetto di fuga. Al 20esimo è 31 pari e tutto da rifare.
Si ricomincia con due attacchi leggermente più fluidi e difese decisamente più chiuse nel pitturato: fioccano falli, trasformazioni dalla lunetta, ma anche facili scarichi oltre la linea dei 6,75 che portano alle triple di Leunen, Bogdanovic e Markoishvili per il 43-41 in favore degli affittuari di casa. Sul campo ritornano le scarpe giallo fosforescente di Savas e con loro il fondamentale apporto del lungo turco: punti da sotto, blocchi energici per gli esterni, rimbalzi offensivi ed il Fenerbache si trova di nuovo in vantaggio. È la classica gara di nervi in cui ogni possesso può fare la differenza.
Cantù si affida al penetra ed eventualmente scarica: Leunen è freddo, Cianciarini in fiducia, Shermadini cattivo al punto giusto. Ma anche gli ospiti in giallonero conoscono il peso del lavoro in pitturato, tanto che il pareggio è servito anche al 30esimo minuto; 55-55 e parziale di 24 ciascuno. Il primo tentativo di prendere il largo nel quarto decisivo lo firmano Atsur, con una tripla e Bogdanovic con un gioco da tre punti: + 8 per i turchi a 7’40’’ dalla fine. Per tenere in piedi la gara, Cantù si affida alla grinta di Gianella piè veloce, alla tripla di Markoishvili ed al funambolico gioco da tre punti dell’altro georgiano, Mr. Bean Shermadini.
Il -2 non dura molto, per via del solito Savas, ma il Fenerbache deve sudarsi ogni centimetro di campo. Il 22enne nativo di Natakhtari è uomo da quarto quarto, così come il veterano Basile: produttivi in attacco, tengono in vita Cantù sino alle triple di Bogdanovic ed al gioco da tre punti di un Savas strepitoso. A due dalla fine ci sono sette punti da recuperare, con il Fenerbache a gestire il cronometro. Troppi anche per questa fantastica Cantù d’Eurolega. Il finale è 76-83. Ma non c’è da disperarsi: Trinchieri e compagnia bella torneranno a far tuonare la curva di Desio per le top16 a gennaio.