Calderoli sui ministeri al Nord«A Roma solo vecchi e terùn»

«A Roma un ministro non decide più niente, decide tutto l'apparato burocratico che è sempre lo stesso: tutti vecchi e terùn». Così il ministro Calderoli giustifica il trasferimento dei dicasteri al Nord. Ma la base leghista è «fredda».
Calderoli sui ministeri al Nord«A Roma solo vecchi e terùn»

Monza – «A Roma un ministro non decide più niente, decide tutto l’apparato burocratico che è sempre lo stesso: tutti vecchi e terùn. Ci sono tante belle teste nel Nord e, senza dire una eresia, anche nel Sud, che possono dare qualcosa di meglio dei romani». Dalla festa della Lega Nord di Mondovì ieri il ministro alla Semplificazione Roberto Calderoli è tornato a parlare di ministeri al Nord.

«Significano posti di lavoro e risorse, ma non solo di bistecca si tratta. Il problema è la testa, e la testa pensante è bene che stia a casa nostra nel Nord». E ha poi ironizzato sulla presenza a Roma del ministero del Lavoro: «Che ci sta a fare a Roma? Ha molto più senso metterlo a Torino oppure a Cuneo».

Ma sul trasferimento dei ministeri, gli elettori leghisti sembrano spiazzati: lo rivela un sondaggio di Renato Mannheimer secondo il quale il 40% risulterebbe contrario, percentuale che tra tutti gli elettori salirebbe al 64%.

Intanto, da Monza, il sindaco Marco Mariani, confermando quanto già annunciato la leader leghista Bossi – «entro la fine di luglio sarà tutto pronto per il trasferimento di ministeri delle Riforme, Semplificazione ed Economia alla Villa Reale di Monza – ha detto: «Ci stiamo lavorando. Settimana prossima sarà pronta la convenzione tra il Consorzio che gestisce la Villa e i ministeri interessati».