Calcio: Cazzaniga scruta il futuro:Per me la Tritium sta carburando

Botta e risposta con Romano Cazzaniga: «Bertani è in gamba e non è detto che per il fatto che arriva da una serie inferiore non sia all'altezza. La nostra squadra disputerà un buon campionato. Nodari, il nostro portiere, è quasi sempre il migliore in campo».
Calcio, la Tritium cambia ancoraAddio Magoni, c’è il Cazzaniga bis

Trezzo sull’Adda Dopo un’altra giornata no della Tritium che soccombe con un non impossibile Feralpi, nella societa trezzese si comincia a respirare un po’ di aria pesante. L’allenatore Paolo Bertani, quasi una voce dal sen sfuggita, in conferenza stampa subito dopo la sconfitta con i bresciani, ha fatto filtrare, con nonchalance: <Se me lo permettono – ha testualmente detto – io continuerò a lavorare per questa squadra…>. A stretto giro di posta, il presidente Ercole Ghezzi ha fatto sapere di avere ancora fiducia nel mister che lui stesso aveva voluto sulla panchina biancazzurra. Parte da qui l’intervista a Romano Cazzaniga, vicemister e allenatore dei portieri made in Tritium.

<La frase di Bertani non è niente di più e di diverso di quel che un allenatore corretto dice quando la sua squadra va male. E’ un atto di onestà, anche se io sono convinto che non ha responsabilità: la squadra, tranne in qualche occasione non gira male, e fa gioco…>.

Sembra una dichiarazione ad alto contenuto di piaggeria.
<Niente affatto, non ho da far carriera… Io sto qui perché mi piace stare con i giovani e mi piace aiutarli a migliorarsi in questo magnifico sport che è il calcio>.

C’è da credergli, non solo per l’anagrafe, ma soprattutto perché Cazzaniga, ha già messo la sua firma sul librone del calcio. Come quell’altro suo compaesano, è di Roncello, Paolo Pulici, pure lui in Tritium. E’ l’aria che ha fatto venir fuori da quel paesello due campioni?
<No, semmai, un campione e mezzo: è Pulici è il vero campione>.

Be’, tanto per citare una squadra di cui ha indossato la maglia, al mitico scudetto del Torino e al secondo posto, sempre a Torino, dopo la Juve, ha dato il suo contributo sia tra i pali sia in panchina.
<Formidabili quegli anni. Sono stato molto fortunato. Ambiente ideale e tifo passionale>.

Un po’ quel che ha provato in questi quattro anni trascorsi in Tritium: anni entusiasmanti con promozioni multiple.
<Sì, anche qui ho passato anni entusiasmanti, in particolare la promozione in C1, ma anche l’anno prima: proprio un bel gruppo>.

Detta così, sembra un po’ una specie di rimpianto del bel tempo passato… che non torna più…
<Non è vero, questa Tritium farà strada, bisogna darle tempo>.

Quanto?
<Il necessario; non dimentichiamoci che noi facciamo giocare ragazzi molti giovani>.

Che però peccano spesso di ingenuità…
<Facciamo errori di inesperienza, e facciamo fatica ad andare in rete>.

Sì, ma la Tritium ha subito anche tanti gol; a proposito: non se ne fa una colpa visto che è lei il mister dei portieri?
<Niente affatto, Nodari, il nostro portiere, è quasi sempre il migliore in campo>.

E allora tutti quei gol presi, è responsabilità della difesa?
<Ma no, se andiamo ad analizzare i gol subiti uno per uno si vedrà che, con qualche eccezione, arrivano da episodi. Il calcio è molto spesso determinato da episodi>.

Niente male oscuro, dunque, solo poca fortuna?
<Sì, direi così. Prima o poi qualche episodio favorevole toccherà anche a noi>.

E nell’attesa?
<Continuiamo a lavorare sodo>.

Il fatto che il mister arrivi dalla Serie D, come dice qualcuno, non può essere che sia inadeguato a questo campionato?.
<Ma che dice? Bertani è in gamba e non è detto che per il fatto che arriva da una serie inferiore non sia all’altezza; tutti arrivano da serie inferiori e poi fan vedere quel che san fare>.

Ancora piaggeria?
<Vale quel che ho detto prima: non ho bisogno di far carriera. Sto bene come e dove sto>.
F. Bar.