Calcio, bufera in Prima categoria:il Real Besana Lesmo si dimette

Lesmo – E’ bufera sulla squadra maggiore del Real Besana Lesmo che milita in Prima categoria. Il tecnico Federico Scappuccini con il suo vice Daniele Vertassich, il massaggiatore Federico Polimene ed il dirigente accompagnatore Achille Avellino dopo la sconfitta casalinga subita domenica scorsa contro il San Zeno, ha rassegnato le dimissioni precedute da quelle del dirigente sportivo Fabio Viganò. A loro si sono aggiunti, perché svincolatisi dalla società lesmese, anche i giocatori Galbiati, Molteni, Magri e Fumagalli seguiti mercoledì dall’intera rosa composta da Perego, Avellino, De Carlini, Mapelli, Martina, Riva, Bassani, Ghezzi, Lento, Manfrinato, Guarnirei, Diana. Nessun commento ufficiale da parte della società, che preferisce prendere tempo prima di assumere decisioni. Complice anche il maltempo infatti (il turno di campionato contro Virtusmalgrate è stato rinviato, ndr), tutto è stato rimandato a questa settimana.

A parlare invece è Fabio Viganò, amareggiato per l’intera vicenda: «I ragazzi, insieme a tutto lo staff, hanno deciso di lasciare la società a seguito d’incomprensioni tra il presidente ed i giocatori» dice l’ex direttore sportivo. Alcuni di loro hanno già trovato una nuova sistemazione come ad esempio Galbiati, Ghezzi e Molteni passati al Barzago (Prima categoria) mentre Magri e Mapelli sono approdati al Missaglia (Seconda categoria). Altri giocatori invece, sono in trattativa con diverse società che intendono rafforzare la propria rosa. Il Real Besana Lesmo con due pareggi, cinque vittorie ed altrettante sconfitte, si trova a tre giornate dalla fine del girone d’andata al quinto posto in classifica, sopravanzato dopo la battuta d’arresto contro il San Zeno dell’ultima giornata proprio dalla formazione di Olgiate Molgora e da Malgrate.

Difficile invece dire le cause di questa situazione che si trascina da circa un mese e precipitata sette giorni fa. All’origine sembrano esserci stati problemi di carattere organizzativo, ma è facile intuire considerato “l’esodo” in massa dell’intera squadra, che siano sorti stati anche malumori di carattere economico. Di certo al momento rimane la frattura, considerata insanabile: «Fino all’ultimo abbiamo dato la nostra disponibilità per trovare un accordo, ma la società ha preferito intraprendere un’altra strada – conclude Viganò – ed ora non c’è più possibilità di ricucire lo strappo».
Diego Onida