Caccia ai fantasmi di Concorezzo«Qui succedono cose strane »

Barattoli di crema che cadono, anche addosso ai clienti. Luci che si accendono e si spengono, quella strana sensazione di non essere da sole. Un disagio che le estetiste di un centro di Concorezzo hanno identificato con una presenza ultraterrena.
Caccia ai fantasmi di Concorezzo«Qui succedono cose strane »

Concorezzo – Ghost hunters team. Tre parole che tradotte dall’inglese significano «Squadra di cacciatori di fantasmi». Acchiappa-fantasmi, insomma. Questo strano gruppo di comaschi, conosciuto al grande pubblico per la partecipazione a programmi televisivi, ha fatto capolino a Concorezzo per cercare presenze ultraterrene nel centro estetico Lluvia di piazza Falcone e Borsellino.
Qui il gruppo di esperti del paranormale ha condotto un’indagine lunga sei ore. Indagine sollecitata dalle estetiste del centro: «Sono brave persone – assicurano – e di loro ci fidiamo. Da noi succedono cose strane».

Le indagini –
Cosa di preciso? Che Slimer o Lord Canterville abbiano scelto proprio il centro estetico concorezzese per installarvi una nuova dimora? A spiegare i fenomeni occulti che si svolgerebbero nel negozio sono le stesse ragazze: «A volte quando entriamo in stanze completamente vuote, troviamo barattoli di prodotti versati a terra o luci che si accendono da sole».
Non solo però: «In questo posto si sentono delle presenze che non sono di questo mondo. Non lo diciamo solo noi, lo confermano anche i nostri clienti». E così, anche per tutelare il business locale da attacchi oltremondani, è stato chiamato il Ghost hunters team. Per farsi un’idea di ciò che sia stato trovato nel centro estetico di Concorezzo, è sufficiente andare su internet e navigare tra due popolarissimi siti: Youtube e Facebook. Sul primo, sono stati caricati due filmati in cui vengono riproposti i momenti salienti dell’indagine. Mentre su Facebook gli stessi membri del team e altri appassionati del genere si sono profusi in pungenti considerazioni.

Le conclusioni –
A dire la verità, le prove prodotte dai filmmaker provano poco: tutti giurano di vedere ombre schizzare da una parte all’altra delle varie stanze, ma gli spettatori spesso hanno davanti a sé lunghe inquadrature di muri immobili. Poi c’è Facebook con la pagina ufficiale del Ghost hunter team dove si sprecano commenti sul video e sul fatto che presto i risultati delle indagini saranno resi pubblici. Per ora non c’è l’ufficialità, ma pare che il centro sia infestato da spiriti di bambini morti.

Il dubbio – 
Tutto questo alone di misticismo lascia però un più prosaico dubbio: che sia una trovata pubblicitaria? «Non vogliamo che il centro sia conosciuto per i fantasmi – hanno voluto specificare le estetiste concorezzesi – Abbiamo assistito a eventi che tuttora ci terrorizzano». Il Ghost hunters team non ha chiesto alcun compenso per i servizi prestati.
Lorenzo Merignati