Verano Brianza – Brianzoli di tutte le età in coda nell’atrio del municipio, tra lamenti e vibranti proteste, davanti alla porta del comando della polizia locale. Succede da quando sono state recapitate le prime multe per eccesso di velocità in via Comasina, dove il limite è di 50 km/h. Le prime contestazioni di un’ondata che sta facendo imbufalire non pochi automobilisti incappati, lo scorso luglio, nell’autovelox dei ghisa guidati dal comandante Claudio Cardea.
C’è chi sbraita contro i ghisa, chi pretende di parlare con il comandante e con il sindaco, c’è chi non si dà pace per aver preso tre multe nello stesso giorno. La tensione è palpabile.
«Non contesto il superamento del limite consentito – dice il veranese Gianni Rivolta, 56 anni, multato il 17 e il 19 luglio con due sanzioni da 174 euro l’una (viaggiava a 63 e 76 km/h) – ma vorrei vedere in quanti riescono a fare via Comasina a 50 km/h. Due multe le ho ricevute, una terza mi è stata notificata ma non sono ancora andato a ritirarla. Tre multe salate da pagare tutte insieme, a due mesi dall’infrazione: questa è educazione e prevenzione? ». C’è anche chi, arrabbiata, ha aperto il gruppo di discussione «Contestiamo le multe a Verano Brianza in Comasina » su Facebook. E’ la ventottenne veranese Daria Borgonovo, multata, manco a dirlo, pure lei. Il 24 luglio viaggiava a 61 km/h: ammenda di 174 euro. Spiega: «Se in Comasina il limite è 50 km/h e nessuno lo rispetta, perché non si fa qualcosa, come l’installazione di un dosso? I limiti di velocità servono per la sicurezza sulle strade, invece a Verano sembra che quel limite venga utilizzato solo per fare cassa». Aggiunge: «Non contesto la multa in sé ma il criterio del rilevamento delle infrazioni: con un’auto civetta non accompagnata da adeguata cartellonistica di avviso. I bilanci del Comune parlano chiaro: l’obiettivo è arrivare a 500mila euro di incasso annuo con le multe ma un bilancio non si può risanare mandando in strada i vigili con l’autovelox per qualche giorno in estate. Questa cosa deve finire».
E’ pronta a fare ricorso al giudice di pace di Desio la brioschese Elena Longoni, 27 anni, pizzicata a 92 km/h, anche lei il 24 luglio: «E’ stata un’imboscata. Va bene portare soldi nelle casse del comune ma non ci si può accanire sugli automobilisti. E’ una vergogna: chi guida deve essere consapevole del fatto che è in corso il rilevamento della velocità ».
Usciva dal Mandelli ciclomotoforniture di via Comasina, dove lavora, Adeem Asjad, 21 anni, quando, il 6 luglio scorso, l’autovelox lo ha fotografato a viaggiare a 90 km/h. Spiega: «Il 17 settembre ho pagato 174 euro per una multa arrivata il 5 settembre. Oggi, il 25, per quella stessa infrazione, ho ricevuto un secondo bollettino, che indica che in realtà andavo a 93 km/h e che devo pagare 515 euro, che è la metà del mio stipendio. Posso aver sbagliato, lo ammetto, ma 500 euro sono davvero troppi: chiederò almeno di poter pagare a rate».
Alessandra Botto Rossa