Brugherio – Una «joint venture» dettata dalla crisi economica. Che non risparmia nessuno e che attacca anche una delle associazioni più longeve e blasonate della città, la Brugherio sportiva. L’associazione ciclistica locale, infatti, vanta ben 52 anni di attività sul territorio e circa una ventina di corridori, suddivisi in tre categorie: juniores, allievi e giovanissimi. Ma dalla prossima stagione agonistica la squadra degli juniores sparirà, assorbita da una società più grande.
Giuseppe Quartarone, 42enne, neo presidente dell’associazione sportiva, ma da tre anni all’interno del consiglio direttivo, ha spiegato così la scelta strategica: «La Cremonese, che è una famosa squadra di ciclismo lombarda, che si è presentata con un’offerta tecnica e sportiva interessante. E non ce la siamo sentiti di dire di no. È stata una sorta di joint venture, che ha coniugato diverse istanze: da parte nostra quella di avere un alleggerimento economico complessivo, da parte della Cremonese quella di avere una nuova squadra di juniores solida e competitiva».
La collaborazione tra le due realtà sportive non si fermerà al semplice passaggio di atleti: «La proposta che è stata presentata era, ed è, valida – ha aggiunto il presidente -. Oltre ai ragazzi, daremo alla Cremonese anche una nostra auto ammiraglia. Tutto è stato possibile grazie all’interessamento del nostro direttore tecnico che ha seguito da vicino tutte le particolarità dell’intesa». Inoltre, a meno di ripensamenti dell’ultimo momento, la Cremonese pagherà a «Brugherio sportiva» una somma di denaro, in base ai piazzamenti che i ragazzi della juniores hanno conseguito nel 2012. E i risultati dei giovani non sono stati di poco conto. Basti pensare che Christian Scerbo si è piazzato terzo al Giro di Brianza e quarto alla gara del Ghisallo. Nicolò Corbetta invece è arrivato al terzo posto nel Memorial Astrua.
«Ciò che vuole fare la nostra associazione – ha aggiunto lo stesso Quartarone – è trasmettere i valori sani dello sport e favorire una divulgazione più ampia del buon ciclismo». Lo stesso presidente ha aggiunto: «Siamo che cerca le cose pure e leali, non sporche, come spesso si vede alla Tv, magari a causa del doping». Quartarone da pochissimo siede sullo scranno della presidenza della Brugherio sportiva. E ha sulle sue spalle un’eredità importante, quella del lavoro svolto dal precedete presidente Mario Rizzi che è rimasto alla guida dell’associazione per circa 17 anni. Il Club ciclistico Cremonese invece è nato nel lontano 1891 ed è guidato dal presidente Rossano Grazioli. Lorenzo Merignati