Brugherio, il caso verso la fineUdienza per la morte di Frigerio

Brugherio – Dichiarare Christian Frigerio ufficialmente deceduto. Lo ha chiesto Anna Lia Ferrarese, la madre del ragazzo sparito nel ’96 a 24 anni dopo che era entrato in confidenza con le Bestie di Satana, il gruppo protagonista di orribili omicidi che aveva a Brugherio uno dei punti di ritrovo prediletti. La mamma di Christian ha chiesto al tribunale che venga dichiarata la morte presunta del figlio, dopo tredici anni di estenuanti ricerche e appelli. Lo fa per permettere al suo altro figlio di beneficiare della polizza sulla vita che Christian aveva sempre pagato.

Il 23 marzo la parola passerà al giudice Claudia Loiacono. L’inchiesta sulla scomparsa di Christian Frigerio condotta dalla procura di Monza, aveva portato gli inquirenti ad alzare il velo su uno scenario inquietante. Secondo la ricostruzione operata dai sostituti procuratori Vincenzo Fiorillo e Salvatore Bellomo, il ragazzo di Carugate era stato ammazzato con una coltellata al torace dalle Bestie. Sarebbe stato anzi una delle loro prime vittime. Un anello di una catena di sangue fatta di omicidi irrisolti, suicidi misteriosi, ed altre sparizioni.

La setta era stata messa sotto inchiesta per intero, ma gli interrogatori non avevano portato a riscontri concreti. Solo Pietro Guerrieri e Mario Maccione, due dei condannati per i delitti delle “bestie”, sembravano sul punto di aprire qualche spiraglio. La caparbietà degli inquirenti, comunque aveva portato anche a ricostruire il possibile luogo dell’omicidio. Gli scavi effettuati al Parco Increa (così come quelli di mesi prima vicino a una chiesa costruita sul vecchio cimitero di Monza), luogo in cui i ragazzi si sifdavano in “prove di coraggio”, non avevano portato al ritrovamento del cadavere. Troppi gli anni passati, così come le modifiche apportate allo stato dei luoghi. La procura, senza prove concrete, è stata costretta a chiedere l’archiviazione del caso. Quello che resta sono i racconti della mamma, e degli amici di vecchia data.