Bovisio, cinese armato di machete«Dammi 50mila euro o è strage»

Bovisio – Ha minacciato un connazionale con un machete, pretendendo la consegna di ben 50 mila euro. La vittima è però riuscita a scappare e a rifugiarsi dai carabinieri, che nel giro di poco tempo hanno rintracciato e arrestato l’estorsore. È successo mercoledì scorso. In carcere, con l’accusa di estorsione, è finito un cinese di 40 anni, J.W., clandestino e senza fissa dimora. L’uomo è entrato in un laboratorio tessile di via Matteotti. In mano aveva un machete: con fare minaccioso si è presentato davanti al titolare dell’azienda, anche lui cinese, chiedendo 50 mila euro. “Dammi i soldi o ammazzo tutti” ha detto, prelevando le chiavi del magazzino e minacciando di rinchiudere nello stabile i dipendenti e il titolare e di fare una strage. L’imprenditore, terrorizzato, è riuscito in qualche modo a scappare, approfittando di un momento di distrazione dell’aggressore. L’uomo si è precipitato in caserma a Varedo e ha raccontato ai militari quello che gli era appena successo, aggiungendo gli antefatti. Qualche giorno prima, infatti, lo stesso cinese si era presentato nel laboratorio e aveva chiesto e ottenuto 2 mila euro in contanti. I carabinieri, raccolta la denuncia, hanno quindi avviato immediatamente le ricerche. I militari hanno trovato il cinese, in fuga, nella zona della stazione di Bovisio. Sono quindi riusciti a bloccarlo e perquisirlo. Addosso gli hanno trovato le chiavi del magazzino che aveva appena sequestrato. Con sé aveva anche 2500 euro: tra questi, forse, c’erano i soldi ottenuti la settimana prima dalla sua vittima. I carabinieri hanno trovato anche il machete, che il cinese aveva abbandonato per la strada, non distante dal laboratorio tessile. In pratica, tutti questi elementi hanno incastrato l’estorsore, finito dietro le sbarre.

 P.F.