Botte e maltrattamenti al padreDue anni di carcere a un 23enne

Bovisio – Per il bene di un figlio si può anche essere costretti a denunciarlo. È accaduto a una famiglia di Bovisio Masciago che dopo anni di difficile convivenza, non ha avuto alternative, quando il disagio del figlio 23enne è sfociato in un’aggressione nei confronti del padre. P.A., incensurato, è stato arrestato il 19 luglio dai carabinieri di Cesano Maderno.

Dopo la custodia cautelare disposta dal giudice del Tribunale di Desio, Letizia Anna Brambilla, il 23enne è stato condannato, martedì mattina, dallo stesso giudice, a due anni di reclusione e 600 euro di multa. Una sentenza giunta a seguito di patteggiamento. In aula c’erano il giovane scortato dagli agenti della polizia penitenziaria, il padre e la sorella dell’imputato. Gli sguardi che i famigliari rivolgevano al ragazzo non erano di risentimento, quanto di comprensione e affetto. Purtroppo, però, il clima che si respirava in famiglia, ricostruito dagli inquirenti, non era sereno.

Tre i capi di imputazione per la condanna del giovane: maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e lesioni personali. Frequenti infatti le sue minacce all’indirizzo dei famigliari, con reiterati atti di vessazione psicologica. L’episodio più grave si è verificato qualche giorno fa. La sera del 19 luglio il 23enne aveva aggredito con un pugno al volto il padre, dopo che questi aveva rifiutato di dargli dieci euro, soldi con i quali il ragazzo voleva probabilmente acquistare della droga. Inoltre, in preda al delirio, il giovane aveva preso a martellate il mobilio di casa. Dopo l’aggressione al genitore, resosi conto di quello che aveva fatto, il ragazzo era scappato. I militari lo hanno però individuato intorno alle 23. Il padre del giovane accompagnato, al pronto soccorso, se l’era cavata con 10 giorni di prognosi.
I.Ba.