Biassono, indagini carte clonateLa truffa è grande: 50 denunce

Sono cinquanta in tutta Italia le denunce per la truffa delle carte clonate avviata dai carabinieri di Biassono. I truffatori trasferivano denaro su carte prepagate o conti fittizi. Un brianzolo ha subito cinquanta prelievi da 50 euro, una coppia è rimasta senza soldi in vacanza.
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Biassono – Sono una cinquantina le denunce a piede libero per truffa mediante prelievo da conto corrente per clonazione di carte bancomat, partite nei confronti di cittadini quasi tutti di nazionalità italiana e con precedenti specifici, che vivono su tutto il territorio nazionale, da nord a sud, toccando anche Bollate e Milano. Prosegue con positivi risultati l’importante e capillare indagine avviata nei mesi scorsi dai carabinieri della Stazione di Biassono, per risalire all’ identità di alcuni truffatori che tramite operazioni on line trasferivano soldi su carte prepagate o conti correnti fittizi.
L’indagine è stata aperta dai militari di Biassono in seguito alle diverse denunce presentate alla Stazione di via Cesana e Villa da una trentina circa di residenti della zona, da luglio a settembre 2012. Ai militari, i cittadini hanno segnalato significativi deficit nei propri conti correnti. I malviventi, tramite la clonazione di carte bancomat, sono riusciti a racimolare decine di migliaia di euro effettuando solitamente prelievi di 50 euro a distanza di pochi secondi l’uno dall’ altro, fino a raggiungere il massimo consentito giornaliero. In alcuni casi sono stati effettuati dai 25 ai 29 prelievi nel giro di soli 6 giorni su una stessa carta bancomat, spillando al mal capitato anche cifre di 1.500 euro circa.

In un caso un cittadino ha subito ben 52 prelievi da 50 euro l’uno e in un’ altro, una coppia di coniugi in vacanza ad agosto, non ha potuto saldare il conto in quanto i malviventi avevano prosciugato la carta bancomat. Le diverse operazioni on line effettuando acquisti su internet oppure, nella maggior parte dei casi, il trasferimento di soldi su conti fittizi o carte prepagate, sono state compiute dai delinquenti dopo essersi impossessati dei codici ottenuti inserendo apposite apparecchiature negli sportelli bancomat e nei dispositivi di pagamento Pos dei negozi. Carte prepagate solitamente aperte e disattivate nel giro di poco tempo, trasferendo in continuazione il denaro per evitare che le banche si accorgessero di attività anomale.

La maggior parte dei prelievi si sono concentrati tra fine luglio e la prima decade di agosto. Ma solo dopo giorni, al momento della richiesta della lista movimenti al proprio Istituto di credito, i cittadini si sono resi conto della mancanza di denaro dal proprio conto corrente e di operazioni bancarie che non avevano mai eseguito, capendo di essere stati truffati.
Da qui la denuncia alla caserma dei carabinieri di Biassono che attualmente indaga sull’ accaduto con una minuziosa e brillante operazione di indagine: da 21 dello scorso dicembre 2012, le denunce a piede libero a oggi sono salite a 50. I malviventi, dai 20 ai 50 anni circa, hanno quasi tutti precedenti specifici e una decina di loro sono responsabili di più reati telematici in concorso tra loro. L’ipotesi di reato spazia da appropriazione indebita a prelievi fraudolenti dai conti correnti come introdotto con l’articolo 55 comma 9 del decreto legislativo 21 novembre 2007 numero 231.
Erica Sironi