Beve da una bottiglia con tre foriRagazza di Cavenago all’ospedale

La bottiglietta ha tre fori. Una ragazzina di Cavenago beve un sorso e poi si accorge che la plastica è bucata. Il 118 invita la giovane a recarsi al Pronto soccorso dell'ospedale di Vimercate dove è stata ricoverata in osservazione.
Beve da una bottiglia con tre foriRagazza di Cavenago all’ospedale

Vimercate-Cavenago – È giallo sui contorni di quello che è successo ad un ragazza che frequenta il primo anno di scuola superiore all’Itgc Ezio Vanoni. Di certo c’è che la giovane cavenaghese è stata ricoverata all’ospedale di Vimercate per tutta la serata di martedì, dopo aver bevuto un sorso d’acqua da una bottiglia da mezzo litro comprata da uno dei distributori automatici della scuola.

Stando al resoconto che la mamma della giovane ha fatto, la studentessa appena uscita dal plesso scolastico è salita nell’auto della madre per tornare a casa, già con la bottiglia in mano. Nel tragitto verso casa, la giovane ha stappato il contenitore e ha bevuto un sorso d’acqua.
Una volta richiuso madre e figlia si sono accorte che la bottiglia perdeva piccole quantità di liquido. Accertato che la causa di tutto non fosse il tappo, le due hanno guardato più attentamente il contenitore di plastica. Appena sotto la chiusura, sul collo della bottiglia, hanno notato tre fori quasi impercettibili.

Subito la paura si è fatta largo. Una volta a casa, è partita la chiamata al 118 per raccontare quanto accaduto e chiedere indicazioni sul da farsi. I sanitari hanno invitato la donna a portare la ragazza in ospedale per accertamenti, ricordandole di portare con sé la bottiglia. Una volta giunte al nosocomio dedicato ai Santi Cosma e Damiano, i medici hanno proceduto a tutti gli accertamenti del caso e hanno tenuto in osservazione la giovane fino a tarda sera. Per fortuna gli esami hanno dato esito negativo e non si sono riscontrati valori anomali nel sangue della studentessa.

Proprio mentre la giovane cavenaghese era in attesa degli esiti degli esami, in ospedale si sono recati gli uomini dell’Arma dei Carabinieri che, dopo aver raccolto la testimonianza della madre e della giovane, hanno sequestrato la bottiglietta. Il giorno successivo la donna si è poi recata al Vanoni per riferire quanto avvenuto nelle ore precedenti: «Non appena ci sono stati riferiti i fatti – ha detto la vicepreside, la professoressa Maria Teresa Foti – assieme ai Carabinieri, abbiamo proceduto alla verifica di tutti i distributori automatici. E non sono venute alla luce altre bottiglie compromesse».

Per precauzione però la società, che ha in carico la fornitura dell’acqua in bottiglia alla scuola, ha sostituito tutto il lotto di bottiglie presente nei vari distributori del plesso. Non è chiaro se si possa parlare con certezza di manomissione della bottiglia. E proprio per questo le forze dell’ordine faranno ulteriori accertamenti.
Lorenzo Merignati