Besana, ladri incendiariin un negozio di alimentari

Besana, ladri incendiariin un negozio di alimentari

Besana in Brianza – Prima gli hanno ripulito il negozio, poi con una foga che richiama tanto al racket, gli hanno bruciato l’attività. É un gesto di una violenza inaudita quello che ha messo in ginocchio “Tutto Napoli da Pasquale”, una ventina di metriquadrati in centro a Montesiro di Besana Brianza all’insegna del sapore Partenopeo, ridotti a un ammasso di cenere poco dopo l’una di questa mattina, lunedì 20 dicembre. É il 2009 quando Anna Fusco, residente a Besana Brianza, inaugura in via San Siro in centro a Montesiro il negozio d’alimentari all’insegna di burrate, mozzarelle, dolci insomma prodotti tipici Campani, dietro al bancone lavora anche il marito, Pasquale Celestino, 41 anni in passato autotrasportatore e anche socio di un bar a Cazzano.

«Tutto quello che è successo è solo invidia», dice con rammarico proprio Celestino, mentre nel mezzogiorno di lunedì è capo chino a spalare fagioli bruciati, vetri infranti, pezzi di serranda divorati dal fuoco. «Intorno a mezzanotte qualcuno ha dichiarato di aver sentito dei rumori – prosegue il quarantunenne – ma si è ben guardato dal chiamare i carabinieri e così è successo l’irreparabile». I ladri sono entrati dal cortile, hanno addirittura strappato dal muro l’inferriata a difesa di una finestra retrostante e quindi all’interno del negozio hanno fatto razzia, per un valore commerciale di circa seimila euro, il tutto sarebbe stato classificato come un banale furto, se non fosse accaduto un gesto che preoccupa: «Mi hanno incendiato il banco frigo, praticamente il principale strumento di lavoro, dove mettiamo in vendita leccornie del livello di mozzarelle e burrate fresche. Lo hanno cosparso di benzina e via trentamila euro sono andati in fumo, senza contare l’impossibilità di lavorare».

Logico chiedere a Celestino se abbia ricevuto minacce, dispetti, gesti intimidatori: «No, sono sempre andato d’accordo con tutti. Per fare il commerciante bisogna saper trattare la gente, essere simpatico, affabile e così siamo io e mia moglie. Pensi sono stato anche socio in un bar di Cazzano, vede questo ragazzo che mi sta aiutando (e indica il giovane che spala con lui il materiale bruciato ndg.) era mio cliente, questo dice tutto sul rapporto che ho avuto e ho ancora con le persone». Ma allora perché da un furto si è passati a un incendio, che ha costretto a due ore di lavoro i vigili del fuoco di Seregno e Carate? «L’invidia, solo invidia per un’attività che girava bene, ma non mi piego, al massimo tra tre mesi riapriremo».
Cristina Marzorati