Besana – Il crocifisso nelle scuole diventa un obbligo “comunale”. E’ questa la novità – destinata inevitabilmente a suscitare polemiche – che arriva dal municipio dove, su proposta della Lega Nord, il sindaco Vittorio Gatti ha emanato un’ordinanza che eleva a obbligo l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche, con tanto di sanzione di 150 euro per i trasgressori. L’ordinanza è stata emanata a seguito della sentenza della Corte Europea che dal 3 novembre scorso, accogliendo un ricorso presentato da un cittadino italiano, ha sancito il divieto di tenere il crocifisso nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado.
Nel testo della prescrizione comunale si richiamano diverse norme, tra le quali alcuni regolamenti del 1924 e del 1927, ordinanze della Corte Costituzionale e sentenze del Consiglio di stato. A queste, vanno aggiunte le motivazioni più squisitamente politiche. "Il crocifisso esprime l’origine religiosa di valori civilmente rilevanti – si legge nell’ordinanza – quali tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, libertà, solidarietà, rifiuto di ogni discriminazione. Considerando che l’esposizione del crocifisso in una sede non religiosa non assume un significato discriminatorio, poiché rappresenta valori civilmente rilevanti che delineano la laicità propria dello Stato e visto che il governo italiano ha presentato ricorso verso la sentenza europea, si ordina di mantenere il crocifisso nelle aule delle scuole di Besana in Brianza come espressione dei fondamentali valori civili e culturali, perlomeno fino all’esito del ricorso alla corte europea. Il personale della polizia locale controllerà, nella prossima settimana, l’osservanza della presente ordinanza. Ai trasgressori, sarà applicata una sanzione amministrazione di euro 150".
Durante il prossimo consiglio comunale, l’argomento verrà illustrato dal leghista Emanuele Pozzoli. Il provvedimento sarà notificato ai dirigenti delle scuole besanesi che saranno obbligati, pena la sanzione, a rispettarne i contenuti. "Come assessore all’Istruzione – commenta Carlo Ratti- credo che l’ordinanza sia uno strumento tecnico preventivo. Ricordo solo che il decreto legislativo 112 del 1998 attribuisce un ruolo fondamentale ai Comuni nella gestione delle scuole".
Elena Sandrè