Bertolaso: «Fermato il petrolio»Funzionano gli sbarramenti sul Po

Bertolaso: «Fermato il petrolio»Funzionano gli sbarramenti sul Po

Villasanta – Emergenza cessata sul Po. «La massa oleosa l’abbiamo fermata a Isola Serafini, ora ci sono gli skimmer che stanno recuperando la massa a monte della barriera Enel, e si calcola che possa essere uscito tra il 5% e il 10% della massa complessiva». Lo ha detto il capo della protezione civile Guido Bertolaso, al termine della riunione in prefettura a Piacenza, sull’emergenza ambientale. «Dalla zona di Monza e dal Lambro – ha rassicurato Bertolaso – non arriva più nulla. Possiamo dire che tutta la massa oleosa rilasciata adesso è sotto controllo, e sul Lambro dovremo fare solo delle operazioni di bonifica».

Il drenaggio
– Continuano incessantemente lungo l’asta dei fiumi Lambro e Po, gli interventi di tutto il sistema nazionale di protezione civile per cercare di contenere la marea nera che ora minaccia l’acquedotto di Ferrara e l’ecosistema del Delta del Po. E’ di 1.650 tonnellate il materiale già recuperato e avviato al trattamento negli impianti. Le operazioni di messa in sicurezza dell’impianto da cui si è propagato il materiale inquinante sono state completate. Fin dal 24 febbraio sono state predisposte barriere artificiali per la raccolta degli idrocarburi nei comuni di Melegnano, San Zenone al Lambro, Salerano sul Lambro, Castiraga e Chignolo Po. Ad oggi sono stati aspirati 430 mc di acqua contaminata. La quantità di idrocarburi riversata nel fiume Lambro tre giorni fa è di circa 4mila tonnellate, la maggior parte gasolio e una quota minore di olio combustibile. Il materiale inquinante dovrebbe raggiungere i lidi ferraresi lunedì.

Sbarramenti – Nei pressi della foce del Lambro sono stati installati due sbarramenti: uno sul territorio del comune di Orio Litta ed uno a Calendasco. In provincia di Piacenza è stato rinforzato lo sbarramento di panne assorbenti nei pressi del ponte di San Nazzaro dove si stanno installando anche barriere rigide. Uno sbarramento è stato realizzato in località Roncarolo. Barriere rigide sono state montate vicino al ponte galleggiante provvisorio del comune di Piacenza. Sono in arrivo e verranno posizionati alcuni oil skimmers: tre nei pressi del ponte galleggiante e due presso ponte San Nazzaro. Contemporaneamente stanno operando 7 idrospughi tra lo sbarramento di Roncarolo, Ponte San Nazzaro e Isola Serafini. Altri sbarramenti verranno creati in quattro punti, con panne assorbenti di taglio nelle località di Castelnovo Bariano, Ponte Lagoscuro, Guardaveneta, Corbola.

Esperimenti – Da oggi, venerdì, Arpa Lombardia e Province di Milano e Monza Brianza, realizzeranno un intervento sperimentale di trattamento enzimatico per aggredire gli idrocarburi sversati nel Lambro e ridurli a materiale biodegradabile. L’operazione sarà compiuta nella zona del depuratore di Monza, dove sono intrappolate alcune centinaia di tonnellate di liquido, e in altre zone di ristagno lungo l’asta del fiume. Nel corso della riunione di ieri a Piacenza, con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, è stata costituita una struttura di coordinamento che coinvolge il dipartimento della protezione civile nazionale e le regioni Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, oltre ad Aipo e Autorità di Bacino del Po. Durante la riunione è stato deciso anche di vietare il prelievo delle acque dai fiumi e tutte le attività di pesca e irrigazione. Vengono garantiti gli approviggionamenti di acqua potabile anche utilizzando autocisterne. Sono stati individuati due punti di potenziale ristagno della chiazza oleosa, uno nel territorio del comune di Borretto e uno in quello di Gualtieri ed è stato istituito un servizio di monitoraggio a vista delle acque.