Villasanta – L’accordo è stato siglato proprio questo mese: a partire dal gennaio 2013, la villasantese MacDue Group sarà distributore esclusivo per l’Italia di Maisto, Bburago e Polistil, colossi delle macchinine i cui marchi sono stati acquistati negli ultimi dieci anni dal gruppo cinese May Cheong Group. La notizia riporta in qualche modo in patria lo storico nome della Bburago, gloria brianzola che ha fatto brillare gli occhi a generazioni di appassionati di modellini. La MacDue Group, infatti, si è impegnata a garantire una distribuzione capillare e a fornire un ricco assortimento locale che dovrebbe restituire ai prodotti dell’azienda un posto d’onore sugli scaffali di negozi e centri commerciali.

L’accordo è stato siglato proprio a Villasanta dove i vertici della MacDue di San Fiorano, già produttrice e distributrice del brand Motorama, hanno incontrato Roger Ngan, rampante direttore ricerca e sviluppo della cinese May Cheong Group che possiede appunto la Bburago, oltre che Polistil e Maisto.
«Siamo felici della nuova e più ampia partnership con MacDue Group – ha dichiarato Ngan, noto appassionato di motori – e non vediamo l’ora di mettere sul mercato i nostri nuovi prodotti sia nel 2013 che negli anni successivi. Questo nuovo accordo ci consentirà di offrire grandi novità ai fan dei tre brand». A fargli eco Andrea Anelli, direttore marketing di MacDue. «Con May Cheong Group – ha detto – abbiamo un accordo che ci lega da tre anni per la distribuzione di Maisto, oggi abbiamo rafforzato la nostra partnership: May Cheong Group ha acquistato gli stampi Motorama die-cast e si occuperà della produzione e distribuzione a livello mondiale sotto il brand Bburago. MacDue, invece, si occuperà della distribuzione degli stessi articoli sul mercato italiano. Questo accordo è una grande opportunità per la nostra azienda».

Secondo Anelli, l’operazione consentirà di raggiungere 12 milioni di euro di fatturato nel 2013, 14 milioni nel 2014 e 16,8 milioni di euro nel 2015 con i tre brand Maisto, Bburago e Polistil. Nelle proiezioni di fatturato, il brand di punta sarà Bburago che dovrebbe generare 6,5 milioni di euro nel primo anno, 7,5 milioni l’anno successivo e 9 milioni nel 2015. Fatturato a parte, il sogno degli appassionati del genere è quello di rivedere le macchinine della Bburago sotto i riflettori. Al di là della poco gloriosa fine della conduzione dei Besana, resta infatti indelebile il ricordo di un’azienda che ha entusiasmato per decenni grandi e piccoli appassionati di motori. Anche quelli in scala 1:18.
Valeria Pinoia