Basket, un minuto in serie AIl sogno di Federico Saini è realtà

Da Villasanta a Milano, dal Team 86 all'esordio in serie A con l'Armani Jeans Olimpia Milano. E' il salto di Federico Saini, classe '92, schierato da coach Dan Peterson nell'ultima partita della stagione regolare. «Non l'ho detto a nessuno, mi sembrava di tirarmela».
Basket, un minuto in serie AIl sogno di Federico Saini è realtà

Villasanta – «Non l’ho detto a nessuno,tranne che in famiglia. Mi sembrava di tirarmela». Il segreto di Federico Saini, ala dell’Armani Jeans Milano, era di quelli memorabili. Giovedì scorso ha fatto il suo esordio nella A1 di basket, scendendo in campo nell’ultimo minuto di Armani Jeans-Vanoli Cremona,terminata 92-74. Era la prima convocazione, comunicata martedì. Giusto il tempo di presenziare a un solo allenamento della squadra senior,ricordare il proprio nome di battesimo a coach Dan Peterson («Lui ha in mente solo i cognomi») ed ecco l’esordio in panchina in serie A. Un bel salto per questo giovane di Villasanta.
Federico nasce il 29 giugno 1992, quando il suo attuale allenatore Dan Peterson si è ritirato da cinque anni dopo aver vinto tutto con l’Olimpia. Inizia a giocare nel 2001 nel Team 86 Villasanta dove resta sino al 2010, disputando lo scorso anno il primo campionato senior, in serie D. Poi il passaggio a Milano.
«Due anni fa i dirigenti dell’Olimpia mi notarono al torneo “Tullio Lauro”,così l’anno scorso mi invitarono a disputare con l’Armani Jeans il Torneo Internazionale di Lissone» racconta. Quest’anno un campionato Under 19, senza l’approdo alle finali nazionali,e una C2 con Quaccini Broni,con cui sta disputando i playoff.Qualche allenamento con la prima squadra, ma, nonostante tutto, alla serie A non aveva mai pensato.

«Non mi sarei neanche immaginato di esser convocato – ammette – Perciò,quando il coach mi ha addirittura fatto entrare,mi è passato di tutto per la testa,ero emozionatissimo». Per la cronaca, Saini ha “sporcato”il suo score con un tiro da tre punti sbagliato allo scadere. Per il primo canestro,si vedrà più avanti,ma non sarà più un segreto.
Rodolfo Palermo