Monza – Ancora pochi giorni, e l’autodromo diventerà set per le riprese di un film, «Asfalto rosso». Proprio mentre infuriano le polemiche tra Monza, detentrice storica del Gran premio d’Italia, e Roma, che glielo vuole soffiare, la pista viene scelta per realizzare un lungometraggio di taglio culturale e sociale. Come a dire che l’autodromo non è solo Formula 1. Protagonisti del progetto tre attori: Nuovo Centro Internazionale Brera (Cib), ente no profit che ha sede nella storica Accademia, Regione Lombardia e Bayer. Tema: la sicurezza sulle strade; principali destinatari: i giovani.
«Sono proprio i giovani – spiega il regista, nonchè presidente di Cib, Ettore Pasculli – a rimetterci la pelle il più delle volte sulle strade. Prigionieri di una mentalità che fa della trasgressione un modello, si fanno prendere dall’alcool e dalla velocità, un cocktail che unito alla stanchezza e al sonno diventa mortale. A questo modello di comportamento va contrapposto un altro modello, ed ecco la grande chance che offre il cinema, creatore di sogni e di modelli. Noi vogliamo interloquire coi giovani e la nostra esperienza, i film già prodotti, ci dice che la cosa funziona». Così la trama: un gruppo di ragazzi incontra un ex pilota di Formula 1 – «non abbiamo ancora individuato chi», specifica Pasculli -; lui li porta in pista e fa conoscere loro il valore della competizione, delle regole, dello sport». Cib non è nuova alla realizzazione di film a sfondo sociale, educativo: «Abbiamo fatto film contro il doping nell’equitazione, contro il calcio scommesse, sulla bellezza del pattinaggio, trovando -spiega Paculli – il pieno sostegno della Bayer».
«Non è una semplice sponsorizzazione – specifica Daniele Rosa, direttore della comunicazione della nota azienda farmaceutica -. Noi sosteniamo ciò che migliora la società, perchè ne sentiamo la responsabilità. E per essere ancora più chiari: nel film non c’è alcuna pubblicità a nostri prodotti. In più sosteniamo l’ardire di chi sperimenta nuove tecnologie».Terzo partner del film, la Regione Lombardia. «Noi stiamo sostenendo nuove produzioni cinematografiche -dice l’assessore alle culture Massimo Zanello – e spingiamo perchè ci sia sinergia tra impresa e cultura. Oltretutto, l’autodromo, e non lo diciamo da oggi, è uno spazio ideale per una moltitudine di eventi. Noi diamo una mano perchè la troupe possa muoversi al meglio, nella location giusta».
La lavorazione del film durerà 5, 6 settimane, poi alcuni mesi di post produzione; costo tra i 150 e i 200mila euro. «Si tratta di un costo bassissimo – specifica Pasculli – un quarto in media di quello che costa un film realizzato con la tecnica tradizionale. Questo perchè lo realizziamo in digitale; noi del Cib siamo stati i pionieri di questa nuova tecnica». E il cast? «Abbiamo attori di riferimento, che sono giovani provenienti dalle scuole di recitazione lombarde, quali il Piccolo Teatro, poi cerchiamo due o tre presenze importanti». La distribuzione avverrà a 360 gradi: proiezioni in cinema e scuole, diffusione di dvd. «E anche le tv – sottolinea Daniele Rosa -: se i colossi non accettano il nostro prodotto ci rivolgiamo alle tv locali. Si pensi che L’amico segreto, film contro il doping, è stato visto da 2 milioni di persone».
Antonello Sanvito