Arcore, rapinò un ristorante Quarantenne preso dai carabinieri

Ha preso di mira due volte un ristorante di Casatenovo, sottraendo un portafogli e poi minacciando con un coltello il titolare. I carabinieri della compagnia di Merate lo hanno arrestato per furto aggravato e rapina impropria. Protagonista un quarantenne di Arcore.
Sono stati i carabinieri ad arrestare l’arcorese
Sono stati i carabinieri ad arrestare l’arcorese Spinolo Massimo

Ha preso di mira per ben due volte un ristorante di Casatenovo, sottraendo un portafogli e poi minacciando con un coltello il titolare per riuscire nell’intento di portare vie bottiglie di vino pregiato.

In settimana i carabinieri della compagnia di Merate lo hanno rintracciato e arrestato per furto aggravato e rapina impropria. Protagonista dei fatti è un quarantenne, residente ad Arcore, finito in manette il 4 dicembre.

I reati che gli vengono contestati risalgono al 12 dicembre 2011 e alla primavera di quest’anno ma solo il 2 dicembre, al termine di una serie di accertamenti, l’arcorese è stato identificato come responsabile dei due colpi. Entrambi sono stati commessi nel Ristorante Rocca di Casatenovo, esercizio pubblico noto perchè dotato di un’enoteca molto fornita, anche di bottiglie di notevole valore. Le indagini dei carabinieri di Casatenovo sono partite nel 2011 quando il titolare del ristorante ha denunciato il furto di un portafogli commesso da uno sconosciuto.

Il secondo episodio risale all’8 maggio di quest’anno, quando lo stesso individuo, introdottosi nel medesimo esercizio pubblico, ha deciso di saccheggiare il magazzino. Ha avuto però la sfortuna di essere sorpreso dal proprietario. È stato allora che, per neutralizzare la reazione del ristoratore e garantirsi la libertà, ha sfoderato un coltello trasformando il furto in una vera e propria rapina.

L’uomo, che nel frattempo aveva lasciato la residenza di Arcore, è stato rintracciato dai carabinieri di Casatenovo presso l’abitazione dei genitori a Usmate Velate, dove si era trasferito. Portato in caserma per le procedure del caso è finito poi in carcere a Lecco.