Arcore – Era nell’aria, soprattutto nei Comuni di centrodestra, e ora anche ad Arcore il provvedimento è stato avviato: entro breve in città potrebbero sbarcare le ronde. Lo si evince da una manifesto che il Comune, su indicazione del sindaco Marco Rocchini, sta per pubblicare.
Il volantino invita «chiunque fosse interessato, a manifestare la propria disponibilità entro il prossimo 10 ottobre 2009, al fine della eventuale attivazione degli adempimenti indicati nel decreto ministeriale sopra richiamato». Il decreto sopra richiamato è quello con cui, l’8 agosto di quest’anno, il ministro dell’Interno ha emesso un regolamento che demanda attività in materia di sicurezza ai sindaci, sotto il controllo della prefettura e dello stesso ministero. Lo spirito con cui la giunta Rocchini si appresta all’attivazione delle ronde è peraltro prudente e piuttosto sobrio.
«Prima di procedere con un’ordinanza, secondo quello che peraltro il decreto prevede – ha spiegato il primo cittadino, delegato anche alla sicurezza – ho preferito diffondere l’invito, per sondare la disponibilità della cittadinanza. L’intenzione, comunque, è quella di attivare le ronde, nella speranza di raccogliere una decina almeno di adesioni accettabili». L’ideale, sempre su indicazione degli enti superiori, sarebbe la partecipazione di associazioni o di ex esponenti delle forze dell’ordine e, proprio in quest’ottica, il Comune si è rivolto innanzitutto all’Associazione dei carabinieri in congedo, di cui fanno parte esponenti dell’Arma che prestarono servizio in città, come il maresciallo Pietro Coppotelli.
«L’associazione – ha spiegato il sindaco – non ha accettato la proposta, ma si è detta disponibile a occuparsi della formazione dei volontari, cosa che per noi costituisce una garanzia». Sì, perché alla giunta non è sfuggito uno dei rischi cui si può andare incontro con simili iniziative, ovvero quello di adesioni, come dire, poco adatte. Una volta raccolte le risposte dei cittadini, potrebbe essere infatti proprio l’Associazione carabinieri a gestire una sorta di selezione, perché, come ha spiegato Rocchini, «è indispensabile che le persone scelte siano molto mature ed estremamente equilibrate».
Ma, in sostanza, quali potrebbero essere le mansioni delle ronde? Il sindaco ha sgombrato il campo dai dubbi e ha spiegato che il compito dei volontari sarebbe tassativamente ed esclusivamente osservativo. Operative anche nelle fasce orarie notturne, le ronde dovrebbero limitarsi a girare per la città e a segnalare alle forze dell’ordine anomalie, episodi di criminalità o anche solo elementi di disturbo. Tra le funzioni per cui si prevede la maggior utilità ci sono i controlli nei pressi delle scuole e quelli dei luoghi di aggregazione.
Valeria Pinoia