Arcore, la protesta dei poliziotti:«Governo ha tradito gli impegni»

Arcore, la protesta dei poliziotti:«Governo ha tradito gli impegni»

Arcore – Nuovo sit-in ad Arcore, davanti la residenza brianzola del premier Silvio Berlusconi, dei sindacati del comparto sicurezza (polizia, penitenziaria, forestale e vigili del fuoco: in totale 21 sigle) per protestare contro i tagli al settore. Un presidio era stato organizzato già lo scorso 9 dicembre, preludio della manifestazione di Roma del 13, e oggi in circa 200 sono tornati sotto Villa San Martino per protestare contro il governo che «da due anni e mezzo non mantiene gli impegni».

«Il pacchetto sicurezza è stato convertito in legge, ma purtroppo il nostro emendamento è stato ritirato: permangono quindi i disagi e i tagli alla sicurezza, per questo siamo tornati», dice Santo Barbagiovanni, segretario regionale della Silp Lombardia.
«Abbiamo anche inviato delle letterine al premier per chiedergli che ci regali qualcosa di buono. La cateria è preoccupata – spiega Barbagiovanni – soprattutto di fronte alla possiblità che dopo il 31 dicembre i nostri straordinari rischieranno di non essere pagati. Non è un buon regalo alla categoria e c’è un forte disagio».

«I nostri colleghi stanno tutti i giorni a prendere le botte in piazza o essere additati come comunisti e il governo li ripaga così: i carabinieri poi la pensano esattamente come noi, ma non possono dare voce ai loro disagi. Non si tratta di politica o ideologie, ma di impegni che il governo ha sottoscritto con il comparto e che non ha onorato. Sono fatti oggettivi», conclude il sindacalista, che poi fa un riferimento alle polemiche di questi giorni sulle ‘miusure preventive’ ipotizzate per scongiurare incidenti durante i cortei studenteschi: «Non condividiamo nessun tipo di Daspo, la piazza è giusto che esprima la propria opinione. Il bavaglio non è segno di una democrazia vera come quella del nostro paese».
Apcom