Arcore – Cinquanta furti in appartamento. Non è il bilancio dell’ultimo semestre, sono i casi denunciati alla caserma dei carabinieri di Arcore nel solo mese di ottobre. Va detto che la stazione di via Edison si occupa anche dei comuni di Usmate Velate, Lesmo e Camparada, ma le cifre hanno comunque un certo peso, più alto rispetto ad altri periodi dell’anno. L’attività dei topi d’appartamento, insomma, è in espansione, nonostante le settimane natalizie, tradizionalmente le più colpite dal fenomeno, siano ancora lontane. Il dato più meritevole d’attenzione è che di recente i colpi vengono messi a segno (o tentati) sempre più spesso nella completa indifferenza alla presenza dei padroni di casa. Succede ad Arcore come a Usmate, Villasanta e Brugherio.
Gli orari non sono più necessariamente quelli notturni, ma capita anche in serata, quando le persone sono a tavola per la cena. Un recente episodio ha colpito un industriale di Arcore che si trovava al piano superiore della sua villetta nella zona Nord della città, insieme ai familiari, e che ha sentito rumori sospetti al piano inferiore. Era una banda di ladri che, nonostante il timore e lo sconcerto, il padrone di casa è riuscito a mettere in fuga. Qualche settimana fa, sconosciuti hanno in parte tentato e in parte messo a segno furti nella zona del Tennis club e sono stati messi in fuga anche in questo caso dai residenti allarmati dai rumori. Allora la segnalazione è partita immediatamente e i carabinieri hanno anche tentato un inseguimento. I balordi sono però fuggiti probabilmente a piedi, lasciando in strada un’Audi A6 rubata. Era un’Audi rubata anche quella utilizzata pochi giorni dopo, per un altro tentativo nella zona di Bernate e quella notata in un paio di casi a Brugherio.
Qui, uno degli episodi più sconcertanti risale all’inizio di ottobre quando una donna, uscita in giardino verso l’ora di cena, ha trovato alcuni uomini, a volto scoperto che armeggiavano intorno alle finestre. Nemmeno le urla li hanno fatti desistere, sono rimasti fermi con fare sicuro fino a quando non è uscito il marito che li fatti scappare. Ancora peggio è andata ai vicini di casa, derubati di gioielli antichi e preziosi appena ritirati dalla cassetta di sicurezza della banca. Il fenomeno è sentito in gran parte della Brianza, con episodi anche nella zona di Casatenovo e Missaglia. E alcuni elementi farebbero pensare, più che a casi isolati e indipendenti, all’opera di una banda molto attiva. Nel sacco finiscono regolarmente contanti e gioielli, mentre non vengono neanche toccati telefoni cellulari, pc portatili o macchine fotografiche. Dai militari della Compagnia di Monza, che negli ultimi tempi hanno intensificato i controlli, arriva un invito alla cittadinanza a segnalare rumori sospetti e situazioni poco chiare senza temere di disturbare o di non essere ascoltati. Proprio la collaborazione dei civili, in numerosi casi, consentirebbe di fermare i colpevoli.
Valeria Pinoia