Arcore – “Siamo pronti a confrontarci per rivedere e ridiscutere cifre e progetti del piano industriale, per ora nessuno stabilimento sarà chiuso e nessun lavoratore sarà lasciato a casa”. I rappresentanti della proprietà della Tenaris Dalmine Antonio Caprera, direttore delle operazioni industriali, e Patrizia Bonometti, direttrice delle risorse umane, intervenuti in consiglio regionale lo scorso 6 ottobre, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo a centinaia di lavoratori.
Le dichiarazioni sono il risultato di un interessamento robusto al caso della Tenaris, anche a livello parlamentare, suscitato dalla prospettiva di mille tagli avanzata dall’azienda nella recente presentazione dei piani industriali 2010-2011. Anche lo stabilimento di Arcore di via Grandi, già in aria di crisi da mesi, avrebbe dovuto “immolare” numerosi dipendenti sull’altare della riorganizzazione, 64, per l’esattezza, con un’emorragia che avrebbe portato le unità da 225 a 161.
A giustificare i pesanti tagli occupazionali in tutti gli stabilimenti Tenaris, la prospettiva di un calo di produzione per i prossimi due anni del 35% rispetto al 2008. Il caso arcorese è già emblematico, con lavoratori in cassa ordinaria e ritmi di produzione ridotti. L’incontro del 6 ottobre tra commissione Attività produttive, commissione Formazione professionale, Tenaris, rappresentanze sindacali e Confindustria sembra aver messo un paletto significativo sui cui concreti sviluppi però le parti attendono maggiori garanzie. A chiusura del vertice, l’assessore regionale al Lavoro Gianni Rossoni ha assicurato l’impegno per il mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi.