Aprirà il 1° maggio il ristorante PizzAut a Cassina de’Pecchi. Nico Acampora, il fondatore del progetto, sta mettendo a punto gli ultimi preparativi. «Posso anticiparvi che ci saranno tanti amici monzesi – annuncia – inviterò il sindaco Dario Allevi, i ristoratori che da sempre ci sono vicini, il gruppo Facebook Easy Monza che ci ha seguiti sin dall’inizio. Monza occupa un posto particolare nel nostro cuore».
Il 1° maggio è una data simbolica per Acampora e i suoi ragazzi. «Per noi – riprende – è la festa del lavoro vero, reale, della possibilità di essere attivi. Il 1° maggio è molto più importante del 2 aprile, la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo che quest’anno non abbiamo voluto celebrare dando un messaggio forte e chiaro perché ci siamo sentiti dimenticati dalla campagna vaccinale».
Il nuovo ristorante di PizzAut – che vedrà impegnati nove ragazzi autistici tra sala e cucina – vuole essere anche un segnale di speranza per la ripartenza di tutto il settore della ristorazione, duramente colpito dalle restrizioni. «Noi siamo fortunati – sottolinea Acampora – perché abbiamo un ampio spazio esterno dove poter lavorare in tutta sicurezza ma siamo profondamente vicini a chi ha sofferto tanto in questo difficile periodo».
In questi giorni lo staff di PizzAut è impegnato anche a valutare le tante candidature arrivate per un posto di cameriere nel nuovo locale. «Abbiamo contato più di 750 curricula – specifica – Non sarà un compito facile selezionare tra tutti quei candidati il nostro cameriere che, ovviamente, non potrà iniziare il suo servizio il giorno dell’apertura. A tutte le persone che si sono proposte, comunque, daremo una risposta sperando in futuro di poter assumere altro personale».
La maggior parte delle candidature sono pervenute dalla provincia di Monza e Brianza, «un territorio che ci apprezza tanto» . Alla città di Teodolinda, in particolare, Acampora vorrebbe fare un regalo: aprire una seconda pizzeria PizzAut. «Vorrei lanciare un messaggio agli imprenditori della zona invitandoli a investire nel sociale – conclude Acampora – sarebbe bello se ci venissero incontro e poter dare vita a un ristorante tutto monzese!».