Alcatel, esuberi dopo la «cassa»I dipendenti sul piede di guerra

Da lavoratori ricollocabili in reparto dopo il periodo di cassa integrazione, in uscita solo se volontaria, a esuberi effettivi. È questa la china che l'accordo siglato lo scorso giugno pare imboccare dopo l'incontro di giovedì in Assolombarda tra Alcatel Lucent e sindacati proprio per discutere della gestione della cassa.
Alcatel, esuberi dopo la «cassa»I dipendenti sul piede di guerra

Vimercate – Da lavoratori ricollocabili in reparto dopo il periodo di cassa integrazione, in uscita solo se volontaria, a esuberi effettivi. È questa la china che l’accordo siglato lo scorso giugno pare imboccare, questa volta esplicitamente, dopo l’incontro di giovedì in Assolombarda tra Alcatel Lucent e sindacati proprio per discutere della gestione della cassa. “L’azienda sostiene che quell’accordo, alla luce degli eventi dei mesi successivi, è anomalo e inadeguato -ha riferito Adriana Geppert, rsu Fiom Alcatel Lucent- Significa che l’azienda invece di licenziare sta usando la cassa, e che l’attuale gestione degli strumenti proseguirà come da gennaio a questa parte”, metodo che i sindacati invece contestano perché non rispetterebbe né i canoni di rotazione né quelli di ricollocazione interna, tramite formazione, previsti nell’intesa. Dalla prossima settimana fino a tutto aprile l’azienda convocherà altri 41 dipendenti qui in via Trento per avviare l’ultimo spezzone di cassa che terminerà a luglio. Poi, si vedrà. La preoccupazione è tanta. “Se l’azienda non porterà nuove attività in Italia, il nodo occupazione sarà davvero problematico”, ha ribadito Geppert.