Brugherio – Il sogno è quasi realtà. Nel mese di novembre, l’associazione La Lampada di Aladino farà le valigie e si trasferirà nella nuova sede, dove potrà finalmente realizzare il suo più ambizioso progetto: un centro territoriale plurispecialistico di prevenzione, assistenza e riabilitazione oncologica. A rendere possibile tutto questo è stata all’inizio l’amministrazione comunale che, riconoscendo il valore dell’operato della Lampada, ha messo a disposizione una palazzina di 600 mq su tre livelli, in via Dante. L’associazione l’ha ottenuta in comodato d’uso gratuito per 20 anni, un tempo estremamente lungo compensato con l’onere per il sodalizio di portare a termine la robusta ristrutturazione.
I lavori sono quasi terminati e nella struttura si insedierà a breve una equipe multidisciplinare che si occuperà di prevenzione, assistenza nella fase acuta e riabilitazione psicofisica dei pazienti oncologici. L’entusiasmo è alle stelle, ma i costi sostenuti sono ingenti, oltre i 200mila euro. Per questo l’associazione ha ideato un modo tutto particolare per chiedere alla cittadinanza un contributo. Un volantino in via di diffusione spiega chiaramente gli obiettivi e soprattutto le insolite modalità: «Ogni persona che vorrà aiutare l’associazione – scrivono i volontari – lo potrà fare anche con pochi euro. Si può contribuire infatti acquistando una maniglia, una parte dell’imbiancatura, una porta, un metro quadro di pavimento, a seconda delle proprie capacità economiche ».
Nella «lista nozze» della Lampada ci sono scatole elettriche che richiedono 35 euro, maniglie da 50 euro o, per chi vuole e può fare uno sforzo maggiore, serramenti da 950 euro. Le donazioni possono essere effettuate con bonifico su Bcc Banca di Credito Cooperativo di Carugate (filiale di Brugherio), Iban IT39 T084 5332 6400 0000 0171 403, oppure su conto corrente postale n. 26619213, indicando nella causale l’intervento sul quale si vuol contribuire. L’idea, al di là della stringente questione economica, vuole anche coinvolgere i brugheresi in un progetto che costituirebbe un’importante risorsa per tutta la città.
L’associazione interagisce con le strutture ospedaliere lombarde e offre ai malati oncologici e i loro familiari servizi di ascolto, orientamento, supporto psicologico, trasporto, riabilitazione, appoggio logistico, consulenza medico-legale, approfondimento diagnostico. In questi anni sono stati supportati oltre 2mila malati.