Aicurzio taglia i fondi alla scuolaIl preside tassa i genitori: 25 euro

Ogni genitore dovrà versare 25 euro. Una tassa su ogni alunno per permettere alla scuola di portare avanti il progetto sull'educazione motoria. Così ad Aicurzio è scoppiata la polemica sul piano di diritto allo studio elaborato dall'amministrazione comunale.
Aicurzio taglia i fondi alla scuolaIl preside tassa i genitori: 25 euro

Aicurzio – «A rischio c’era il progetto di educazione motoria». A parlare è Ernesto Brivio, membro del consiglio d’istituto della scuola primaria di Aicurzio. Sono le parole di un genitore pronuciate dopo la richiesta fatta dalla scuola: pagare 25 euro ad alunno per finanziare l’attività formativa. Come si può leggere in una missiva dello stesso preside Gaetano Alaimo, inviata ai membri del suo consiglio, il piano di diritto allo studio di Aicurzio ha sì visto aumentare i fondi a disposizione, ma nei fatti ha visto vincolata una quota maggiore rispetto allo scorso anno: «La concessione globale di 13mila euro, comprensivi di mille euro per la pulizia dei locali pre e post scuola, rispetto agli 11mila dello scorso anno è aumentata».

Tuttavia c’è una sorpresa, come si evince dal testo della stessa missiva: «Quei soldi hanno un vincolo di 4mila euro, che deve essere destinato al progetto di laboratorio linguistico per la bambina neo arrivata. I conti sono presto fatti 13mila, meno mille per la pulizia, meno 4mila: risultato 8mila euro per la rimanente attività progettuale e per gli acquisti di materiale vario, a fronte dei 10mila concessi lo scorso anno». Stante così le cose, il preside Alaimo ha dovuto comunicare al consiglio d’istituto che « la parte mancante di 2mila euro sarà recuperata con il contributo delle famiglie».

Brivio dal canto suo ha voluto riportare le impressioni dei genitori che frequentano il plesso aicurziese: «È la prima volta che alle famiglie viene chiesto un contributo per fare in modo che le attività scolastiche venissero finanziate in toto. Senza contare che, oggi come oggi, 25 euro sono comunque importanti». Sul piano politico è il consigliere di minoranza Marco Cereda che svela qualche retroscena dell’iter che ha portato all’approvazione del piano di diritto allo studio aicurziese: «Questa estate – ha detto – siamo stati convocati dall’assessore Maurizio Cereda per valutare le scelte da inserire nel piano. È stato un fatto inaudito: da quando siamo all’opposizione una cosa simile non è mai successa».

In quella sede Cereda e i suoi fecero notare che «non dare 2mila euro alla scuola significa fare una scelta politica». La maggioranza, nell’ultimo consiglio comunale, con i suoi soli voti ha approvato il piano. L’assessore Cereda al parlamentino locale disse: «Per quest’anno scolastico, nonostante la Regione non abbia previsto contributi per Aicurzio, si può annunciare un importante aumento delle risorse a disposizione della scuola».
Lorenzo Merignati