Agrate, sciopero davanti a StarFermo il settore alimentare

Agrate, sciopero davanti a StarFermo il settore alimentare

Agrate Brianza – C’erano almeno centocinquanta persone, tra rappresentanti sindacali e lavoratori, questa mattina (venerdì 11 settembre) davanti alla Star per il presidio che ha affiancato lo sciopero di otto ore indetto da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil per le aziende alimentari della Brianza. I sindacati registrano così la piena adesione all’iniziativa territoriale unitaria mirata a ottenere la riapertura del confronto con Federalimentari dopo la rottura della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale. I manifestanti si sono dati appuntamento nello slargo davanti all’ingresso di via Matteotti e sono rimasti dalle nove del mattino fino alle undici.

La protesta. “Non c’è alcuna ragione per cui non si debba procedere con il rinnovo del contratto degli alimentari –ha detto Simone Pulici, Flai Cgil- Nessuna delle aziende del settore è in crisi, tutte lavorano, e le nostre richieste economiche sono in perfetta linea con i rinnovi degli ultimi anni. Le iniziative di questi giorni, compresa quella di oggi, sono finalizzate a riconquistare il tavolo della trattativa visto che, dopo la rottura del dialogo, non è stata ancora fissata una data per la ripresa del confronto”. A fare da cuneo di progressivo allontanamento tra le parti, fino alla rottura conclamata, è stata soprattutto la determinazione dell’entità di crescita dei salari.

La piattaforma. Che dopo oltre un decennio di rinnovo pressoché tranquillo del contratto nazionale, questa volta la trattativa arrancasse, era apparso chiaro da subito. Una decina gli incontri che si sono susseguiti da giugno, senza che gli snodi dell’intesa fossero chiariti. Fino alla seduta fiume di quattordici ore del 6 agosto, con i sindacati a chiudere temporaneamente una partita che ritenevano non potesse portare a un risultato accettabile. La piattaforma presentata dalle tre organizzazioni sindacali chiedeva un giro di vite sulla normativa di cessione degli appalti a terzi, l’introduzione della contrattazione decentrata, e l’aumento medio di 173 euro spalmato sul triennio che, a regime, porterebbe a una crescita del salario annuo di 2.422 euro. Proprio sul tema economico la trattativa si è arenata, fino alla rottura. Con il fronte di Federalimentare irrigidito sul tetto di aumento di 117 euro sul triennio a venire. Troppo poco per i rappresentanti dei lavoratori che oggi, con l’iniziativa unitaria di sciopero, chiedono a gran voce che il confronto riprenda.

I numeri. La Brianza conta circa duemila addetti nel settore. Le tre aziende maggiori, con oltre cento dipendenti, sono la Star di Agrate, la Rovagnati, con stabilimenti ad Arcore, Villasanta e Usmate, e la Lat-Bri di Usmate. La sola Star, storico marchio italiano da tre anni fuso con la spagnola Gallina Blanca, occupa oltre cinquecento persone; circa duecento in area amministrativa, e il resto nei reparti produttivi.
Anna Prada