Agrate – Il tribunale di Monza ha stabilito il pieno reintegro in reparto delle due lavoratrici iscritte alla Fiom Cgil Brianza licenziate lo scorso aprile dalla Msm di Agrate. La sentenza stabilisce il comportamento antisindacale della ditta che produce quadri elettrici e la condanna al pagamento di cinque mensilità corredate di contributi assistenziali e previdenziali. La vicenda è iniziata in primavera, quando l’azienda ha dapprima aperto una procedura di cassa integrazione per i quindici dipendenti e poi ha reagito alla decisione delle due donne di iscriversi alla Fiom ritirando la procedura collettiva e limitandosi al licenziamento in tronco delle due. Il sindacato ha da subito ravvisato gli estremi per contrastare legalmente il provvedimento e per denunciare un comportamento antisindacale. È un verdetto storico, sottolinea la Fiom Cgil, perché il giudice ha predisposto il completo reintegro al lavoro per lavoratori di aziende al di sotto dei quindici dipendenti, soglia numerica che spesso coincide con il drastico ridimensionamento di tutele e diritti.
Agrate, reintegrate dal giudicele lavoratrici Fiom licenziate
Il giudice del tribunale di Monza ha stabilito il pieno reintegro in reparto delle due lavoratrici iscritte alla Fiom Cgil Brianza licenziate lo scorso aprile dalla Msm di Agrate. La sentenza ha sancito il comportamento antisindacale dell'azienda.