Agrate Brianza contro le mafieAl Sulè una sala per Impastato

Agrate Brianza contro le mafieAl Sulè una sala per Impastato

Agrate Brianza – La cerimonia ufficiale si svolgerà nella seconda metà di novembre ad Agrate Brianza. Con un ospite di eccezione, don Luigi Ciotti, tra le figure di spicco nella lotta alla mafia e fondatore di Libera. Proprio il sacerdote ha condiviso con entusiasmo la decisione della giunta Colombo di intitolare il salone del centro giovanile Il Sulè a Peppino Impastato, intellettuale e giornalista siciliano assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978, «in tempi che segnano più di una rimozione a questo riguardo, questa targa vuole servire a ricordare tutte le vittime di mafia e a richiamare il valore della legalità in senso ampio», ha detto il sindaco Ezio Colombo, sabato mattina. Al suo fianco, l’ex sindaco Adriano Poletti ora consigliere provinciale Pd, Lorenzo Frigerio, coordinatore regionale di Libera Lombardia, Stephan Greco, del Sulè, e tra i numerosi esponenti di giunta, Simone Sironi, assessore alle politiche giovanili.

Se è vero che la decisione di ricordare Impastato è arrivata sul diretto input di cronaca dell’opposta delibera della giunta leghista di Ponteranica, nella Bergamasca, che ha rimosso targa e intitolazione all’intellettuale siciliano dalla biblioteca del paese, Colombo ha rimarcato che «il valore di questa nostra iniziativa si inserisce in un contesto ben più ampio» e non si limiterà all’apposizione di una targa. «Il nostro impegno al Sulè sarà di creare una serie di iniziative che facciano pensare i giovani, magari anche in collaborazione con le scuole e con i docenti», ha spiegato Sironi. A farli eco Greco: «Quando ci è stata comunicata l’intenzione di questa intitolazione abbiamo risposto con entusiasmo, il coraggioso modello di controinformazione e anche di derisione dello scempio che Impastato aveva sotto gli occhi costituisce una dimensione alla quale poniamo molta attenzione e che vorremmo proporre con convinzione ai giovani».

Per Poletti decisioni come quelle di Ponteranica «rischiano di creare un cedimento, con il rischio che la mafia ne approfitti, laddove è invece necessario mantenere alto il livello di guardia. Se la giustizia ha avuto tempi lunghissimi nel riconoscere le vere responsabilità della morte di Impastato, è un bene che la politica sia invece tempestiva». Lorenzo ha ricordato che «da 50 anni la Lombardia è oggetto di pesanti infiltrazioni mafiose, l’attenzione a Impastato e alle vittime di mafia dimostrata da Agrate non è per nulla scontata. Mi auguro sia solo il primo esempio seguito poi da molti altri».
Anna Prada