Addamiano, via libera del giudicealla ristrutturazione finanziaria

Il tribunale omologa la proposta del gruppo immobiliare con 16 istituti di credito. Le condizioni: il pagamento di tutti i debiti entro il 31 dicembre 2016, mediante la vendita del patrimonio immobiliare che comprende Ecocity a Villasanta e la torre di Desio.
Addamiano, via libera del giudicealla ristrutturazione finanziaria

Villasanta-Desio – Nessuno al momento è in grado di dire quale sarà il futuro di Ecocity, ma in settimana una notizia degna di rilievo è arrivata dai proprietari, il Gruppo Addamiano di Desio: il tribunale ha omologato il Piano di ristrutturazione che il colosso immobiliare presentò a marzo. Il progetto è finalizzato a risanare la situazione finanziaria attraverso due passaggi fondamentali: un maxi-prestito concesso da una cordata di istituti bancari e la riattivazione dei cantieri del gruppo rimasti fermi negli ultimi mesi, come quello di Ecocity, nell’area ex Lombarda Petroli. Evidentemente il tribunale ha giudicato credibile il disegno e in data 14 novembre sono stati depositati i decreti di omologa del Piano di ristrutturazione.

“Siamo molto soddisfatti – hanno dichiarato i fratelli Addamiano – dell’esito positivo della richiesta, anche se è risultata una strada più onerosa di altre. Tale procedura contempla il completo rimborso di creditori e fornitori, il rapporto con i quali è sempre stato decisivo nella nostra concezione di imprenditoria”. Con il provvedimento di omologa appena emesso, il giudice in sostanza si è espresso favorevolmente sull’accordo stipulato a febbraio dal Gruppo Addamiano con un pool di 16 istituti di credito. Alla base dell’accordo, ci sono un piano industriale e la relativa manovra di risanamento del debito. Prima condizione contenuta nel piano: il pagamento di tutti i debiti entro il 31 dicembre 2016, mediante la vendita del patrimonio immobiliare del gruppo che comprende anche il comparto Ecocity di Villasanta e la torre di Desio. Necessario diviene dunque il riavvio dei cantieri per il completamento dei lavori. Perché questo sia agevolato, Le banche hanno garantito un prestito di 4,9 milioni di euro, dei quali due tranche sono già state erogate per 1,7 e 1,6 milioni di euro. L’ultima erogazione avverrà una volta trascorsi i 15 giorni di tempo tra la concessione dell’omologa e l’ufficializzazione del provvedimento.

Quindici giorni decisivi, dopo i quali potranno ripartire anche il dialogo con il Comune e quello con la famiglia Tagliabue, proprietaria di una parte dell’area su cui dovrebbe sorgere l’intero progetto Ecocity. Il primo passo che gli Addamiano dovranno compiere in città sarà quello di riavviare il cantiere nella zona industriale (“Factory”), l’unica sulla quale al momento possano operare. Decisamente più impegnativo sarà riesumare il progetto complessivo, dotarlo dei necessari supporti normativi e trovare un accordo tra le parti. La speranza è che lo sversamento di olii combustibili avvenuto il 23 febbraio 2010 nella porzione della famiglia Tagliabue non comprometta l’intervento urbanistico. A quel drammatico episodio, gli Addamiano attribuiscono la colpa di aver arrecato “un danno d’immagine e dell’attività di vendita già iniziata”. A distanza di quasi due anni, il sabotaggio delle cisterne della Lombarda Petroli resta peraltro un crimine impunito.
Valeria Pinoia