Seveso – Tradizione rispettata. Dopo la festa di Santa Valeria con il sole di domenica scorsa, il Calendimaggio sevesino ha dovuto fare i conti con il tempo nel complesso piovoso. Sabato mattina in Seminario è stata inaugurata la mostra “La IX° Arte” organizzata dal designer baruccanese Antonio Colombo, a cui hanno partecipato vignettisti del calibro di Sergio Staino, Giovanni Beduschi e Gianni Audisio. Molto graditi dal pubblico il caffè del Seminarista curato dalla Torrefazione “il Griso” e il buffet di prodotti tipici di Rigomagno (Si) e di Vezzano sul Crostolo (Re).
Nel pomeriggio la sfilata dei gruppi folcloristici bergamaschi “Orobico Lampiusa” è partita da piazza Confalonieri per raggiungere la scuola parrocchiale di San Pietro dove è stata inaugurata una mostra, proseguendo poi verso la Frassati, dove le iniziative erano particolarmente numerose (Mostra del lavoro femminile- Progetto Avsi Albania, Icone e presepi, “La vita e la luce” pitture di Luca Meroni, i quadri di Fosco Bertani, la mostra filatelica su Perlasca, e la presentazione del libro di Francesco Rocca “Fratel Ettore, il prediletto di Maria”. Nel cortile della scuola sono stati allestiti numero gazebo, tra cui quello di “BriO in centro” del distretto del commercio di Seveso, Meda e Barlassina, gonfiabili per i bambini che si sono divertiti anche saltando sui tappetoni con funi elastiche.
In piazza padre Luigi Garzoni, la scuola parrocchiale ha organizzato degli spettacoli di artisti da strada, che hanno molto divertito i più piccoli nei pomeriggi di domenica e lunedì. Nel corso del concerto de “La Cittadina”, che si è tenuto nell’aula magna a causa del freddo ed è stato diretto dal maestro Giuseppe Mauri, sono stati premiati due membri ottantenni del glorioso corpo musicale di San Pietro: Adelio Vismara e Giuseppe Ferrario. La Messa solenne delle 10.30 è stata presieduta dal priore dei domenicani padre Riccardo Barile che ha celebrato insieme a don Luigi Panighetti, rettore del Seminario di San Pietro, ed altri sacerdoti.
Quasi tutti coloro che hanno partecipato alla Sagra di Calendimaggio non hanno mancato di visitare il Santuario di San Pietro, dove nella giornata di domenica era possibile baciare la reliquia del santo e lunedì il coltello che, secondo la tradizione, è stato usato per trucidarlo. Un po’ penalizzate dal maltempo sono state le giostre allestite nel campo sportivo di via Ortles, il cui fondo si è lentamente trasformato in un pantano per la pioggia.
Francesco Botta