Lissone – Una sede all’avanguardia per biblioteche d’eccezione. Potrebbe essere lo slogan del centro servizi bibliotecario provinciale inaugurato lunedì a Lissone. La struttura di viale delle Industrie è la nuova la casa di BrianzaBiblioteche, il sistema costituito da 35 biblioteche di 29 comuni del territorio, fino alla scorsa settimana dislocato a Seregno. Nel capannone, ristrutturato con la consulenza della Fondazione colore, saranno gestiti i servizi di catalogazione dei libri e il prestito interbibliotecario.
Sarà anche allestito il deposito dei volumi poco richiesti dai lettori: il loro trasloco a Lissone consentirà ai bibliotecari brianzoli di ricavare spazio nelle singole strutture e di offrire agli utenti servizi sempre migliori, compresi quelli legati alle nuove tecnologie. A breve il deposito sarà utilizzato anche dalle biblioteche del sistema del Vimercatese mentre in futuro, dopo la sigla di apposite convenzioni, potrà diventare un punto di riferimento per Como e Lecco.
Una parte del capannone sarà adibita a deposito provinciale in cui custodire gli arredi degli uffici e delle scuole oltre al materiale di cancelleria. La sala riunioni sarà invece sfruttata per seminari e convegni. «Questa sede è di una bellezza sconvolgente – ha esclamato il presidente della Provincia Dario Allevi durante il taglio del nastro – è quasi sprecata come deposito. Sarà un luogo logisticamente strategico per le nostre biblioteche che, come dimostrano i dati, sono all’avanguardia in Italia».
L’intenzione dell’ente è quella di continuare ad investire su questo versante: «Mentre nel 2010 la Regione ha tagliato le risorse che ci gira per questo settore – ha spiegato – noi abbiamo aumentato le nostre». L’amministratore ha quindi lanciato un appello a sindaci e assessori: «Recentemente ho letto l’esito di un tour effettuato da un giovane disabile nelle biblioteche brianzole – ha aggiunto – non tutte hanno eliminato le barriere architettoniche. Vi prego di destinare qualche fondo a questo scopo».
L’invito è stato accolto, a nome di tutti, dalla monzese Martina Sassoli, presidente di BrianzaBiblioteche: «In alcune strutture i mancati adeguamenti sono dovuti a carenze strutturali e di fondi – ha affermato – il magazzino risponde alla necessità di liberare spazi per esaudire i lettori che chiedono scaffali aperti».
«A volte ci sono biblioteche un po’ ammuffite, che non invitano a leggere – ha commentato l’assessore provinciale alla Cultura Enrico Elli – rischiano la marginalizzazione se non sono in grado di affrontare la sfida delle nuove tecnologie. Il nostro obiettivo è quello di passare dal nostro 14% di abitanti che frequentano questi luoghi al 50-60% di utenti di altri Paesi europei: per riuscirci occorre proporre cose che interessano e attraggono».
Monica Bonalumi