A Lentate sotto l’albero di Natalegli espropri di Pedemontana

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Lentate sul Seveso – La proposta è arrivata, ora bisogna solo formalizzarla. La sorpresa non c’è stata, l’esito era atteso proprio per le festività, ma fa effetto vedersi recapitare una decina di giorni prima di Natale la proposta di vendere la propria casa, per abbatterla e costruirci al suo posto un’autostrada. Il “mostro”, Pedemontana, è sempre più vicino e il caso di Marina Mariani, residente in via Curie a Camnago, è la prova lampante. Com’è risaputo da tempo, la sua abitazione è sul percorso di autostrada e così sarà abbattuta.

Dopo continui incontri con Pedemontana si era arrivati a una proposta informale avanzata solo verbalmente, una decina di giorni fa nella cassetta delle lettere una fredda missiva ha riportato nero su bianco i patti e la volontà esplicita di Pedemontana spa di comprare la villa su più livelli. «L’importo non posso dirlo – precisa Mariani giustamente preservando la sua privacy – comunque pensiamo di accettare. La trattativa sarà così una normale compravendita, nessun esproprio, Pedemontana ci anticiperà l’80 per cento del valore pattuito, noi inizieremo a costruire una nuova casa su un terreno di nostra proprietà (sempre nell’area di via Curie a ridosso della villa ndg) e quindi quando consegneremo le chiavi, ci daranno il restante 20 per cento».

La pratica con la società dovrebbe chiudersi entro la fine del gennaio prossimo, in parallelo o subito a ruota toccherà quindi al Comune. «Il sindaco dovrà rispettare quanto promesso: snellire il più possibile i tempi della burocrazia, per consentirci di costruire una nuova abitazione. Noi chiediamo anche un sostegno morale, insomma che dal comune non ci lascino soli, ma siano vicini in un momento così difficile e traumatico».

Mariani come ha dichiarato pensa di accettare l’importo, quindi si sente soddisfatta? «In un caso come questo è praticamente impossibile parlare di soddisfazione. Insomma abbattono una casa in cui ho vissuto per venticinque anni, sarà un trauma in particolare per mia madre e la prospettiva di quello che ci aspetta, mi preoccupa eccome. Dovremo costruire un’abitazione ex novo, con tutti gli impegni, imprevisti e disagi che comporta, ma cosa possiamo fare, ci siamo trovati in questa situazione e per fortuna che almeno noi abbiamo un terreno. Doveva andare a mio figlio, era la sua eredità, le cose sono cambiate. Non posso che richiedere ancora il sostegno al comune e invito caldamente Pedemontana a concederci tutto il tempo necessario per iniziare, costruire e terminare la nuova villa, almeno questo ce lo deve, non ci può lasciare in mezzo a una strada prima del tempo».
Cristina Marzorati