Giussano-Verano – E’ agli arresti domiciliari Simonetta Airoldi, arrestata una decina di giorni fa insieme al marito Mauro Sabbatini. Nella loro abitazione di Verano, più precisamente nel solaio dell’apprtamento, la Guardia di Finanza di Milano avevano rinvenuto 45 chilogrammi di droga. Per entrambi erano scattate le manette e il pubblico ministero aveva predisposto la custodia cautelare in carcere. Ma alla donna, con provvedimento del 20 settembre, il gip Anna Magelli ha concesso i domiciliari. La veranese si trova ora a casa della sorella. «Nella motivazione firmata dal giudice per le indagini preliminari – spiega l’avvocato della veranese, Stefano Pelizzari – si delinea un ruolo più defilato rispetto agli altri arrestati. Il gip ha evidenteme dellnte ritenuto meno intenso il pericolo di reiterazione del reato da parte della mia assistita». Sono in corso intanto gli accertamenti sull’effettivo quantitativo di droga e sul principio attivo. Il blitz dei militari del Gico del Nucleo pt Milano risale ai giorni scorsi quando hanno sequestrato 68 chili di droga (43 di eroina e 25 circa di cocaina), di cui 45 a casa dei due veranesi. In manette sono finiti anche il cugino di Mauro Sabbatini, Roberto, residente a Giussano, e tre albanesi, di cui uno a Milano e altri due, senza fissa a dimora, sempre a Giussano nelle vicinanze dell’abitazione di Roberto Sabbatini. A Mauro Sabbatini è anche stato attribuitoil possesso di un revolver calibro 38 special con matricola abrasa. A seguito questo intervento, le indagini portavano a un’altra irruzione a Mariano Comense, dove le Fiamme Gialle si sono imbattute in un vero e proprio laboratorio per la lavorazione di sostanze stupefacenti, rinvenendo ingenti quantitativi di sostanze da taglio e circa un chilo e mezzo di eroina. L’ “officina” era occultata all’interno di un autocarro, completa di presse idrauliche, forni e frullatori. Nei guai, in questo caso, sono finiti Enrico Morellini, 45 anni, e il fratello Giovanni, 53 anni.
Federica Vernò