Monza – Parametri dell’acqua del rubinetto a portata di clic. E un “certificato blu” per scoprire quanta anidride carbonica si può risparmiare bevendo l’H2O di rete. Sono le due iniziative varate da Brianzacque in occasione del 22 marzo, la Giornata Mondiale dell’acqua, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. Per scoprirlo basterà collegarsi al sito web www.brianzacque.it .
“Quest’anno, in Italia la Giornata Mondiale dell’Acqua coincide con una rinnovata attenzione dell’opinione pubblica verso un bene, indispensabile ma non inesauribile –commenta Oronzo Raho, Presidente della società che gestisce il servizio idrico integrato in Brianza e nel Nord Est Milanese- Essa è dunque un momento significativo sia per una riflessione generale sul tema dell’oro blu, sia per lanciare messaggi che stimolino comportamenti virtuosi, capaci di incidere sugli stili di vita delle persone, rendendoli sempre più ecosostenibili”.
Aderendo all’invito lanciato da Federutility, Brianzacuqe vuole contribuire alla realizzazione della mappa italiana della trasparenza dell’acqua: sarà sufficiente un clic sul banner “Parametri dell’acqua” per visualizzare le caratteristiche della risorsa idrica. E’ poi ormai risaputo che l’utilizzo di acqua di rete a uso alimentare fa bene al portafoglio, ma ancor più all’ambiente riducendo l’utilizzo delle bottiglie di plastica.
Con il semplice “game” proposto sul sito di Brianzacque per il WWD 2012, viene calcolata una stima di quanta CO2 si riesce a evitare di riversare nell’atmosfera in un anno, a seconda del numero di bicchieri di acqua bevuti mediamente in un giorno. E anche a sapere quanto si è risparmiato in termini economici. Infine, è possibile ottenere direttamente al proprio indirizzo di posta elettronica, il “Certificato blu”, un attestato che simbolicamente premia il comportamento di chi, indicato con nome e cognome, ha concorso sia pure con una minima quota a ridurre la propria impronta ecologica.
Due anni fa, Brianzacque, aveva condotto un’iniziativa analoga in nove scuole della Brianza, coinvolgendo 4 mila ragazzi che grazie al mancato uso delle bottiglie d’acqua “griffata” in mensa, erano riusciti ad abbattere 103 tonnellate di CO2 nell’arco di un solo anno scolastico.