UE, Giappone e Corea del Sud riceveranno dal 23 luglio dazi “antidumping” dalla Cina

Il ministro del commercio cinese ha annunciato venerdì che il paese estenderà i dazi antidumping sulle importazioni di acciaio in arrivo da Giappone, Corea del Sud e Unione Europea.

A seguito della scadenza delle tariffe dei cinque anni precedenti, la Cina, primo produttore mondiale di acciaio, ha aperto nel giugno dello scorso anno un’inchiesta antidumping sull’acciaio elettrico laminato a grano proveniente da Giappone, Corea del Sud e l’Unione Europea.
Tuttavia, a partire dal 23 luglio, gli obblighi saranno prorogati per cinque anni, secondo una nota. Per tutto un anno, la Cina ha continuato a reimpostare i dazi antidumping.
L’azione è arrivata dopo che i produttori di acciaio China Baoshan Iron and Steel e una divisione di Beijing Shougang hanno presentato una petizione, sostenendo che l’aumento delle tariffe potrebbe incoraggiare ulteriori dumping e danneggiare l’industria siderurgica nazionale.
I trasformatori sono acciaio elettrico orientato, spesso noto come acciaio al silicio, che è più costoso dell’acciaio al carbonio. Per le aziende giapponesi, tra cui JFE Steel Corp. e Nippon Steel Corp., le aliquote del dazio antidumping vanno dal 39% al 45,7%; per le società coreane, vanno dal 37,3% al 46,3%; e per le aziende dell’UE, vanno dal 46,3% al 39,9%.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.