Tra il rafforzamento del dollaro USA e il peggioramento delle condizioni in Cina, le prospettive del dollaro australiano sono cupe

La coppia AUD/USD è scesa al livello più basso dal 21 luglio, poiché il dollaro australiano è sceso di oltre il 3% rispetto al dollaro USA durante la settimana precedente. Il dollaro australiano è sceso rispetto alla maggior parte dei suoi principali rivali, come la sterlina britannica, l’euro e lo yen giapponese, poiché gli investitori hanno cercato la sicurezza del dollaro USA a fronte dell’indebolimento delle scommesse sul perno della Fed, provocando vendite.

I dati sull’occupazione di luglio hanno inviato messaggi contrastanti. Nonostante una perdita mensile di 40.900 posti di lavoro, il tasso di disoccupazione australiano è sceso al 3,4%. La crescita dei salari nel secondo trimestre è stata del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, al di sotto della stima di Blomberg del 2,7% ma al di sopra del 2,4% registrato nel primo trimestre.

Il PMI manifatturiero e il PMI dei servizi saranno entrambi aggiornati settimanalmente la prossima settimana. Le statistiche di S&P di inizio agosto potrebbero avere un impatto sulle previsioni di rialzo dei tassi. Il 2 agosto la RBA ha aumentato il tasso di liquidità all’1,85%. Il grafico seguente mostra il conseguente aumento delle aspettative di rialzo dei tassi per il resto del 2022.

In generale, un aumento dei tassi di interesse è positivo per una valuta. Il dollaro australiano, nel frattempo, è oggetto di scommesse da parte dei commercianti di valuta. I dati COT (Commitments of Traders) della CFTC hanno mostrato che il posizionamento netto su AUD è sceso a -59.248 venerdì scorso. Dall’inizio di marzo, è stata la posizione netta corta più significativa. Da luglio, il prezzo ha toccato un nuovo minimo, offrendo agli short un obiettivo allettante.

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Ci sono due ragioni principali per cui gli investitori potrebbero investire contro il dollaro australiano. Innanzitutto, la vacillante economia cinese ha una strada difficile da percorrere per riprendersi. Nonostante le voci di un calo dei tassi da parte della People’s Bank of China (PBOC) lunedì, potrebbe non essere sufficiente a stimolare l’espansione del credito.

La decisione della Fed di abbassare il tasso sul MLF a un anno ha colto di sorpresa gli investitori. Gli investitori hanno visto l’azione come un possibile segnale di panico. L’ondata di caldo, combinata con gli spegnimenti casuali di Covid, ha fatto sì che alcuni centri industriali chiudessero i loro impianti per ridurre il consumo di energia.

Il secondo è l’inversione di tendenza rispetto all’ottimismo che la Federal Reserve avrebbe iniziato a ridurre i tassi di interesse entro la prossima estate. James Bullard ed Esther George, due attuali membri del FOMC, sono i più recenti a dissentire da questa valutazione.

Le azioni statunitensi sono scese venerdì mentre gli operatori si riposizionavano in vista di Jackson Hole e dei dati sull’inflazione PCE statunitense. Finché si è pronti ad affrontare la reazione della Fed, assumerla è una buona idea. Ho sentito dire che Jerome Powell sta per sferrare il colpo del ko. Sarebbe una pessima notizia per il dollaro australiano, che già subisce i crescenti venti contrari del suo principale partner commerciale.

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