Massa, televisione e potere: non abbiate paura di oggi, domani sarà peggio

Il sociologo Fabrizio Fratus analizza la diffusione e la vittoria del "pensiero unico"
Foto di Vidmir Raic da Pixabay

Non abbiate paura di quanto succede oggi, domani sarà peggio!

L’affermazione riportata sopra non è una minaccia ma una considerazione che nasce da analisi sui comportamenti delle persone degli ultimi anni ormai poco inclini a discernere la realtà dalla narrazione dei media. Quanto è successo in questi due ultimi anni non è frutto del caso o di una situazione eccezionale ma il naturale compiersi di atteggiamenti oramai divenuti normali. Già da tempo in Italia, come nelle diverse democrazie, il comportamento delle persone si sviluppa in relazione a una scelta di campo senza analisi o comprensione delle dinamiche realmente in gioco, una scelta di bandiera dove spesso i comportamenti sono diventati tifoserie.

Ma come si è arrivati a questa situazione? A mio avviso sono diverse le motivazioni per cui oggi la massa si aggrega e non è più in grado di comprendere la realtà o quantomeno di analizzarla:

Decenni di tv generalista
• Scuola basata sulla quantità di informazioni e non sulla qualità e lo sviluppo del pensiero
• Abbassamento della capacità di attenzione

La massa ha bisogno di una direzione. Essa è in movimento e muove verso qualcosa. La direzione comune a tutti gli appartenenti rinforza la sensazione di eguaglianza.

Come testimoniato in diversi studi la Tv ha soppiantato la lettura trasformando una azione positiva e attiva in negativa e passiva; se con la lettura le persone sviluppano una capacità di attenzione, immaginazione e di pensiero al contrario la televisione non necessita di immaginare in quanto audio come immagini rendono colui che osserva in una situazione di passività, di non elaborazione. La scuola, pilastro per ogni società che vuole progredire, da un modello di tipo selettivo della riforma Gentile si è trasformata in un macchina per creare conoscenza parcellizzata non più basata sulla qualità del sapere e della conoscenza ma sviluppata sulla quantità di dati relativi a un unico obiettivo: la specializzazione. Questo processo ha prodotto persone preparate in specifiche discipline ma completamente incapaci di comprendere la complessità della società in cui si vive. Non più una visione olistica e completa ma specifica nel modello presentato anni fa con le tre i: inglese, informatica, impresa.

Se non sei confuso, non stai prestando attenzione.

La capacità di stare attenti, di seguire e comprendere è in forte diminuzione tra gli adolescenti come tra gli adulti, l’attenzione è di vitale importanza ed è un comportamento che può fare la differenza. Google ha individuato che la capacità di attenzione media delle persone è di circa 9 secondi. La capacità di stare attenti sviluppa processi cognitivi complessi multifattoriali dove la selezione di elementi e informazioni sono importanti in un determinato contesto. Non è solo la componente fisiologica a determinare la capacità di attenzione ma un arousal alto varia fortemente con l’utilizzo prolungato nel tempo di videogiochi come di televisione o attività tramite smartphone. Ecco allora spiegato l’alto tasso di analfabetismo funzionale del nostro paese, dati sconcertanti che portano l’Italia a essere la nazione Europea con più analfabeti funzionali. Anche prendendo l’indagine che ha rilevato dati minori abbiamo un 5,5% di persone la cui comprensione è di sole informazioni elementari contenuti all’interno di testi molto brevi con un vocabolario base. Un altro 22,2% si limita alla comprensione di testi misti purchè non siano lunghi. Ma cosa significa analfabetismo funzionale? L’analfabeta funzionale sa leggere e scrivere ma comprendendo il significato in parte limitata non ha la minima capacità di intendere il senso e produrre un’analisi articolata paragonando qualsiasi cosa con la sua esperienza diretta.

Le vicissitudini dell’ultimo periodo hanno fatto emergere come il problema sia grave. Pensiamo al dibattito sul Green Pass e a come la maggioranza della popolazione non abbia compreso che lo strumento imposto dal governo non sia di tipo sanitario ma di ricatto sociale: se non ti vaccini non puoi fare praticamente nulla. Proprio in questo ultimo periodo abbiamo potuto constatare come sia in realtà facile sviluppare un controllo sociale con l’approvazione di tutti i cittadini. È stato semplicissimo: si è creata paura nella popolazione tramite i mass media e la presenza di virologi che ogni giorno spiegavano la gravità della situazione ha generato una massa di persone impaurite. Ma in una società in cui, tolti i bambini e gli adolescenti, una persona su tre non ha capacità di capire la realtà, il controllo sociale diviene semplice e la manipolazione della massa facile tanto che sono stati gli stessi cittadini, in questi ultimi due anni, non solo ad accettare la limitazione delle libertà individuali ma diventando loro stessi complici delatori verso chi cercava di opporsi a soprusi anticostituzionali. A mio avviso va compreso cosa sia la libertà per un cittadino: rifacendoci alla concezione romana sappiamo che la libertà è lo status di cittadino che distingueva le persone in senso qualitativo dal servo. La persone libera aveva la libertà politica dell’agire e senza di essa (la libertà politica) vi poteva essere sol tirannide o oppressione. La libertà è quindi capacità di azione e scelta. La libertà di azione è stata limitata dal governo promuovendo prima la chiusura del paese e l’impossibilità delle persone di uscire di casa (il primo periodo) per poi promuovere il Green Pass e quindi gestire e limitare le persone in relazione all’essersi sottoposto alla vaccinazione. Come abbiamo spiegato una persona su tre ha poca capacità di comprendere il senso delle cose ed è quindi evidente come non abbia possibilità di una scelta ponderata e ragionata . La libertà passa dalla possibilità di scelta e se è condizionata da mancanza di cultura, da impossibilità di movimento, da paura, da ricatti diviene facile per coloro che gestiscono il potere imporre dei comportamenti di ogni tipo e infatti siamo a conoscenza di come questo periodo abbia indotto le persone a “gettarsi” nel virtuale sia per quanto riguarda i rapporti anche di tipo sessuale come nei consumi di ogni genere. Le multinazionali di e-commerce hanno aumentato in modo incredibile i fatturati a scapito dell’acquisto in presenza. Si sta passando in modo rapido e senza coscienza da parte della massa a una società dove la vita sociale e partecipata sarà sempre meno praticabile, dove dominerà la quantità sulla qualità in nome dell’egualitarismo.

La libertà è innanzitutto il diritto alla disuguaglianza.

Una massa senza pensiero che viene indirizzata velocemente a sostegno della vaccinazione come del Green Pass e oggi a favore di un atlantismo intransigente, una massa di fanatici dell’americanismo come dello scientismo che sono passati da “lo dice la scienza” a “sono i valori dell’occidente in uno schema in cui a dominare è il pensiero unico e la dissidenza non è tollerata in nessuna forma. Se il pericolo della distruzione delle identità credevamo passasse attraverso le migrazioni imposte abbiamo scoperto che l’egualitarismo è imposto grazie alla manipolazione delle masse rese incolte e impaurite. La creazione di una cultura unidirezionale che parte dalla scuola e si sviluppa nei media per divenire poi coscienza comune, la vittoria del pensiero unico, il dominio della conoscenza imposta è ormai la normalità. Tutto questo in nome della democrazia e della libertà, il paradosso assoluto che l’uomo medio non ha compreso e non è in grado di comprendere. In un modello presentato come il migliore dei mondi possibili la democrazia diviene la nuova dittatura in cui l’uomo per poter consumare il tempo per fare acquisti come per frequentare sport o andare in vacanza è sottoposto a un controllo costante tra utilizzo di smartphone, carte di credito, Green Pass e molteplici strumenti atti solo a inquadrare le persone in algoritmi creati da multinazionali intente alla creazioni di bisogni fittizi.

La nostra società occidentale è soggetta a diverse dipendenze; le droghe sono molteplici e non sono più solo quelle di tipo chimico, la dipendenza da gioco o da videogioco per approdare alla pornografia contribuiscono a rendere le persone sempre meno capaci di sviluppare capacità critica. Tra una popolazione con diverse dipendenze e un controllo sociale sempre piò oppressivo l’occidente si avvia a essere un mercato di consumo dove circa un miliardo di persone saranno sempre più indotte a svolgere una vita senza senso in cui Dio, Patria e famiglia saranno retaggi del passato e il consumo fine a se stesso la normalità. Questo è quanto il sistema capitalista in cui viviamo vorrebbe imporci, ma vi sono ancora persone libere che ogni giorno faticosamente si sottraggono alla manipolazione e si ribellano al pensiero unico; compito di queste persone è quello di unire creare una alternativa coerente e credibile.