L’ultimo colpo all’Europa in materia di energia è la chiusura per tre giorni del gasdotto Nord Stream 1

Il gigante energetico Gazprom (GAZP.MM) ha annunciato venerdì che la Russia smetterà di fornire gas naturale all’Europa per tre giorni alla fine del mese attraverso il suo principale gasdotto nell’area, aumentando la pressione sulla regione che cerca di rifornirsi in vista dell’inverno.

La manutenzione non programmata della rete Nord Stream 1, che attraversa il Mar Baltico per raggiungere la Germania, intensifica l’impasse energetica tra Mosca e Bruxelles, che ha già aumentato la possibilità di recessione e razionamenti, facendo salire l’inflazione nell’area.

Secondo Gazprom, l’unico compressore rimasto per il gasdotto necessita di manutenzione. Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a febbraio, che Mosca definisce “operazione militare speciale”, anche i flussi di gas attraverso le altre rotte dei gasdotti sono diminuiti.

Il cambiamento causerà ancora più disagi, soprattutto per la Germania, la cui economia dipende fortemente dalle forniture di Mosca. L’Unione Europea ha accusato la Russia di usare l’elettricità come strumento di guerra. Mosca ha respinto l’accusa e ha attribuito il calo delle esportazioni alle sanzioni.

Secondo un funzionario del Ministero dell’Economia tedesco, l’Agenzia Federale della Rete e noi stiamo monitorando attivamente la questione. Le richieste di commento da parte dell’amministrazione Biden non sono state soddisfatte immediatamente.

Dipendenza dalla Germania

La Germania ha intrapreso sforzi deliberati per riempire le sue strutture di stoccaggio in vista dell’inverno; al 17 agosto, i livelli erano al 78%, un po’ più alti rispetto al 76% circa dell’intera Unione Europea.

Dopo la manutenzione, i flussi di 33 milioni di metri cubi (mcm) al giorno – in linea con i volumi attuali – saranno riavviati “in assenza di problemi tecnici”, secondo Gazprom.

La capacità di riavvio sarebbe solo il 20% della capacità massima giornaliera di 167 mcm del Nord Stream.

Secondo Gazprom, Siemens Energy (ENR1n.DE) assisterà ai lavori di manutenzione dell’ultima stazione di compressione del gasolio Trent 60. In precedenza, la società russa aveva attribuito la riduzione dei flussi a malfunzionamenti o ritardi delle apparecchiature. Secondo la Germania, si tratta di un espediente per danneggiare la sua economia.