Le grosse società finanziarie scommettono sul metaverso

I colossi della finanza come Fidelity, HSBC, Mastercard, Visa, JPMorgan, BlackRock si assicurano un posto nel metaverso.
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Sono sempre più numerose le grosse banche e società di investimento che vogliono assicurarsi un posto in esclusiva nel metaverso.

Fidelity vuole il metaverso

Una delle società di gestione di fondi più grande al mondo, Fidelity, ha recentemente depositato domanda di brevetto del marchio per offrire servizi nel metaverso.

Nella domanda presentata alle autorità statunitensi si evidenzia che la società è interessata a:

● sviluppo di NFT 

● marketplace NFT

● proprietà immobiliari virtuali

● servizi di investimento in fondi comuni nel metaverso

● servizi di investimento per fondi pensione nel metaverso

● pianificazione finanziaria nel metaverso 

● trading di criptovalute

L’avvocato che ha presentato la domanda è Michael Kondoudis, lo stesso che ha curato la pratica, tra gli altri, per le squadre sportive di Barcellona, Real Madrid, Paris Saint Germain, e poi KFC e Mastercard.

Fidelity è stata una delle società finanziarie che più di altre si è interessata alle criptovalute cercando modi per fornire l’accesso ai propri clienti. A ottobre scorso, la società ha lanciato un Ethereum Index Fund per offrire ai clienti un’esposizione a ether (ETH). A novembre, ha annunciato che avrebbe offerto trading senza commissioni di bitcoin (BTC) ed ether insieme ai tradizionali investimenti azionari sulla sua app mobile.

Quest’ultima mossa mostra che l’azienda sta cercando di anticipare gli altri per quanto riguarda i servizi nel metaverso stabilendo i diritti sul nome e sui servizi che fornirà una volta che il metaverso sarà finalmente pronto e potrà contare su una comunità più ampia di partecipanti attivi.

Anche HSBC, Mastercard, Visa, BlackRock scommettono sul metaverso

C’è un’altra grossa società finanziaria ad aver presentato una domanda simile di brevetto per nome e logo nel metaverso: è HSBC, uno dei gruppi bancari più grandi al mondo.

Le richieste di brevetto riguardano una serie di servizi come lo sviluppo di mezzi di comunicazione digitali supportati da NFT, trasferimenti di valuta virtuale, elaborazione di carte di credito virtuali.

HSBC sta inoltre cercando di fornire servizi di consulenza finanziaria nel metaverso e creare ambienti virtuali che gli utenti possono utilizzare per interagire a scopo ricreativo. Ma ci sono anche altri importanti istituti finanziari che intendono stabilirsi nel metaverso in questa fase iniziale.

Mastercard abbiamo già accennato precedentemente: anche quest’azienda, leader al mondo nei sistemi di pagamento, ha presentato domanda di brevetto per il suo marchio nel metaverso. Mastercard crede nelle criptovalute, nel 2022 ha assunto centinaia di persone nel ramo e ha lanciato carte crypto in diversi Paesi.

Anche Visa ha depositato il marchio del suo logo in modo che possa essere utilizzato per visualizzare, accedere, archiviare, monitorare, gestire, scambiare, inviare, ricevere, trasmettere e scambiare valuta digitale o altri asset digitali e NFT.

Lo United States Patent and Trademark Office ha inoltre approvato il wallet di JPMorgan per trasferire e scambiare valute virtuali, elaborare pagamenti crypto e offrire una serie di servizi finanziari con asset digitali. JPMorgan ha anche una sua filiale nel metaverso di Decentraland.

Ricordiamo che BlackRock, la più grande società di investimento nel mondo, ha lanciato da alcuni mesi il suo ETF sul metaverso, iShares Future Metaverse Tech and Communications ETF, consentendo ai suoi clienti di ottenere esposizione verso aziende legate al metaverso.

Nuovi progetti che si affacciano nel metaverso

Nonostante il 2022 non sia stato un anno positivo per metaverso, progetti NFT e asset digitali in genere, non sono mancati nuovi progetti che apportano innovazioni al settore.

Fight Out

Nato alla fine del 2022, Fight Out è un progetto che opera nel promettente settore del move to earn che premia gli utenti con asset digitali per il fatto di camminare o correre come fanno StepN e Sweat Economy, le due app più famose al mondo.

Fight Out introduce diverse novità: in primo luogo, premia gli utenti per l’esecuzione di una gamma molto più ampia di esercizi, come il sollevamento pesi o quelli che normalmente si svolgono in palestra.

In secondo luogo, il progetto collega web3 e mondo reale poiché aprirà una serie di palestre fisiche dove la comunità Fight Out potrà ritrovarsi.

Fight Out è anche un metaverso, poiché l’utente viene trasformato in un avatar che progredisce nel mondo virtuale man mano che l’utente reale raggiunge gli obiettivi fissati nel suo programma di allenamento personalizzato.

Il token nativo del progetto è FGHT, attualmente in fase di prevendita.

RobotEra

Un altro nuovo progetto attivo nel metaverso è RobotEra, un gioco play to earn ambientato sul pianeta Taro che è stato completamente distrutto da una guerra.

Si tratta di un metaverso in cui i giocatori sono rappresentati da avatar robot che hanno il compito di ricostruire il pianeta. Su Taro bisogna ricostruire tutto, a partire dal terreno. Una volta creato il proprio appezzamento di terra, sarà possibile costruire ogni sorta di infrastruttura utilizzando un editor.

Oltre all’aspetto ludico, il progetto offre una serie di opportunità per guadagnare token virtuali. Tutti gli elementi del gioco, come il terreno e i robot, sono NFT che rimangono sempre proprietà del giocatore.

Esplorando il pianeta, ricercando materie prime e compiendo altre attività si ricevono token TARO, la criptovaluta nativa del progetto attualmente in prevendita. Realizzando eventi sul proprio terreno, si possono invitare altri utenti a partecipare, dietro pagamento. Oppure è possibile affittare il proprio terreno NFT ad aziende interessate a farsi pubblicità. Il token TARO può anche essere messo in stake.

I.P.

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